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Lavoro: l'indagine, crescono retribuzioni fisse Ad, giù parte variabile

13 maggio 2015 | 17.32
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Mercer Italia realizza per il terzo anno consecutivo lo studio sui compensi dei consigli di amministrazione delle società del Ftse Mib

Lavoro: l'indagine, crescono retribuzioni fisse Ad, giù parte variabile

"A fronte di un aumento della retribuzione fissa degli amministratori delegati, si registra una maggiore diffusione della erogazione di premi, ma con un valore complessivamente più basso dell’anno precedente. Tale fenomeno rispecchia, a nostro avviso, la performance tendenzialmente piatta dell’indice Ftse Mib e obiettivi da raggiungere per l’anno trascorso più sfidanti rispetto agli anni precedenti". Così Marco Valerio Morelli, amministratore delegato Mercer Italia, commenta lo studio, realizzato per il terzo anno consecutivo dalla società leader a livello globale nella consulenza direzionale Hr, sui compensi dei consigli di amministrazione delle società del Ftse Mib.

Lo studio, finalizzato ad analizzare le retribuzioni fisse e variabili degli organi di amministrazione e controllo delle principali società quotate italiane, presenta le evidenze riscontrate su 35 aziende facenti parte dell’indice. "L’indice Ftse Mib ha concluso l’anno 2014 con un valore sostanzialmente vicino al valore di apertura. Ricordiamo tuttavia che, nel corso del 2013, l'indice Ftse Mib aveva registrato un incremento di circa il 14% rispetto al 2012", si sottolinea.

In linea con le best practice europee, i compensi dei presidenti non esecutivi delle società del campione sono esclusivamente fissi. Con riferimento ai compensi fissi si riscontra una crescita del 19% rispetto a quelli del 2013, quando l’adeguamento alle disposizioni dei regolatori (Consob, Banca d’Italia, Ivass) aveva prodotto una netta diminuzione dei loro emolumenti.

L’emolumento per i membri del Cda risulta costante rispetto al 2013, intorno a 50.000 mila euro annui a persona, senza alcuna distinzione in relazione a dimensione, complessità o livello di internazionalizzazione dell’azienda, oppure modello di governance. La remunerazione fissa assegnata agli amministratori delegati risulta in decisa crescita rispetto al 2013 e al 2012 (+11% rispetto al 2013; +7,5% rispetto al 2012).

"Tale incremento è a nostro avviso collegato a un duplice fenomeno: da un lato, al fatto che nel corso del 2014 abbiamo assistito al rinnovo di diversi Consigli di amministrazione; dall’altro, alle specificità del contesto in cui operano oggi molti amministratori delegati, sempre più impegnati nella gestione di situazioni di crisi, turnaround e razionalizzazione, obiettivi tipicamente remunerati attraverso la componente fissa", spiega Morelli.

L’edizione 2015 della ricerca ha mostrato un'adozione sempre più consapevole da parte delle aziende del campione dell'incentivazione variabile, sia a breve che a lungo termine. Per quanto riguarda gli incentivi di breve termine, il 40% delle aziende ha dichiarato di applicare un 'gate' (condizione di performance minima da soddisfare per l'attivazione del piano di incentivazione) e successivamente di misurare il livello di performance correlandolo a ulteriori indicatori economico-finanziari. Le aziende che nel 2014 hanno effettivamente pagato un incentivo sono state circa il 70% del campione analizzato, in crescita rispetto ai livelli del 2013 (60%), tuttavia i livelli di erogato complessivi sono risultati inferiori. Nel 2014 si è assistito alla ripresa dell’erogazione degli incentivi di breve termine anche nel mondo finanziario.

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