Il inguista statunitense Charles J. Fillmore, celebre autore di una 'teoria dei casi' o 'grammatica dei casi', e' morto all'eta' di 84 anni in seguito ad un tumore. L'annuncio della scomparsa e' stato dato dalla Linguistic Society of America, di cui e' stato presidente. Fillmore e' stato una delle figure di maggior spicco fra gli studiosi che hanno seguito percorsi originali entro il settore teorico aperto dalla grammatica generativa ideata da Noam Chomsky.
Nato a Saint Paul, nel Minnesota, il 9 agosto 1929, Fillmore era professore emerito dell'Universita' della California a Berkeley. Ha incentrato i suoi studi nel campo della semantica generativa, elaborando una 'teoria dei casi' in cui ha cercato di individuare le relazioni semantiche che esistono a livello di struttura profonda tra il verbo e gli altri componenti della frase.
Tra i suoi libri, tradotti in diciotto lingue, figurano ''Indirect object constructions in english and the ordering of transformations'' (1965), ''The case for case'' (1968), ''Types of lexical information'' (1970), ''Pragmatics and the description of discourse'' (1974), ''Lectures on Deixis'' (1997). Pur senza mai perdere di vista il fatto che la frase e' costituita da parole (e dunque senza cercare di dissolvere le parole in tratti semantici, come fanno i cultori della semantica generativa), Fillmore mette in rapporto le funzioni sintattiche, come soggetto e oggetto (che possono essere manifestate dall'ordine delle parole, dalle desinenze casuali, come nominativo, accusativo, dativo, ecc., o da sintagmi preposizionali), con un numero molto limitato di funzioni semantiche o ''casi profondi''.