A lanciare l'avvertimento sull'uso del social network sono gli autori di una ricerca pubblicata su 'Computers in Human Behavior' e condotta su 700 studenti dai ricercatori della Missouri School of Journalism
Nell'era digitale anche i sentimenti diventano 2.0. Quelli positivi e quelli negativi, come l'invidia che oggi 'corre' su Facebook aumentando il rischio di depressione.
A lanciare il monito sono gli autori di una ricerca pubblicata su 'Computers in Human Behavior', condotta su 700 studenti da Margaret Duffy e colleghi della Missouri School of Journalism, University of Missouri-Columbia.
Gli esperti americani, nel loro studio ripreso dal quotidiano britannico 'Independent', avvertono: "Usare Facebook è un'attività sana e divertente quando l'obiettivo è restare in contatto con familiari o vecchi amici e condividerne aspetti importanti della vita. Ma abbiamo verificato che, se viene utilizzato per controllare o peggio 'spiare' i successi altrui, dalla vacanza costosa che si sono potuti permettere all'auto o alla casa nuova, allora può suscitare sentimenti di invidia che possono portare alla depressione".