Il pubblico e la critica musicale italiana promuovono la Scala di Stephane Lissner, alla guida del teatro milanese dal 2005 al 2014. Un voto che arriva nei giorni in cui il Piermarini volta pagina, con la probabile conferma di Alexander Pereira come prossimo sovrintendente e l'imminente presentazione della stagione 2014-2015. La rivista 'Classic Voice' ha infatti realizzato un sondaggio intervistando un campione di 200 spettatori, 30 critici e giornalisti dei principali quotidiani nazionali, i cui risultati verranno pubblicati sul numero in edicola da domani. La prima sorpresa sta nel fatto che pubblico e critica assegnano a Lissner una media di 7,5 come sovrintendente e 7 come direttore artistico.
I migliori risultati Lissner li incassa per le sue scelte nel repertorio internazionale. Nella classifica dei 10 migliori spettacoli svetta in cima il 'Tristan und Isolde' di Wagner, realizzato nel 2007, con la direzione di Daniel Barenboim e la regia di Patrice Chereau, seguito da opere di Strauss, Janaceck, Berg, Britten e Mozart. Unico neo del sovrintendente francese, secondo pubblico e critici intervistati, sono gli allestimenti di opere italiane. Nessun melodramma di Verdi o Rossini, per citarne solo alcuni, figura tra i migliori dieci spettacoli. Lissner viene invece promosso per la scelta dei direttori d'orchestra, dei cast vocali e, soprprendentemente viste le critiche e i fischi dei loggionisti, dei registi. Nella scelta di questi ultimi è stato promosso con 7,5 dai critici e con 6,5 dal pubblico.
Nel numero in edicola domani, infine, 'Classic Voice' pubblica anche i dati della gestione Lissner, che evidenziano un notevole incremento della produttività (si passa dalle 185 alzate di sipario del 2001, ultimo anno della gestione Fontana prima del trasferimento agli Arcimboldi, alle 311 del 2013 e degli spettatori, che passano dai 267mila del 2001 ai 426mila del 2013. Crescono infine anche gli incassi dalla biglietteria e i ricavi propri della Fondazione.
