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Respinte mozioni sfiducia Toninelli

21 marzo 2019 | 10.37
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"Lo facciamo per te", cartelli di Forza Italia per le dimissioni del ministro

(AdnKronos)
(AdnKronos)

Il Senato ha respinto le due mozioni di sfiducia nei confronti del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli sulla Tav. Quella presentata dal Pd è stata votata anche da Forza Italia, che ne ha presentata una propria. Sulla prima mozione si sono espressi 159 senatori, a favore 102, 19 gli astenuti. Subito dopo la proclamazione del risultato, è iniziata la chiama dei senatori per la seconda mozione presentata dai senatori azzurri, sempre da Palazzo Madama. Contro il documento si sono espressi 157 senatori (nel primo caso erano stati 159), 110 i favorevoli e 5 astenuti. Il Pd ha votato a favore (come Fi aveva fatto su quella dem).

In mattinata, breve sospensione della seduta a palazzo Madama a causa di una protesta nei confronti del ministro proprio dei senatori azzurri che hanno innalzato cartelli con la scritta "Toninelli lo facciamo per te". La presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ha brevemente sospeso la seduta che, dopo il ritiro dei cartelli da parte degli assistenti parlamentari, è regolarmente ripresa.

Intervenendo poi in Aula il ministro ha detto che "nel 'contratto di governo' si legge testualmente che 'con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia'. Questo impegno è stato la stella polare della mia azione sul dossier in questi mesi. Si tratta di un obiettivo che nessuno ragionevolmente potrebbe contestare se si uscisse dalla sterile polemica e si considerasse anche solo la sproporzione dell’impegno finanziario tra l’Italia e la Francia, che è stato assunto dai Governi precedenti contro l’interesse nazionale".

Inoltre, "gli attacchi che mi sono stati rivolti, tutti concentrati sulla mia persona e casualmente partiti quando abbiamo messo in discussione il sistema delle concessioni autostradali, rappresentano la miglior prova dell’inconsistenza degli argomenti usati contro il mio operato. C’è ancora tanto da fare per ridimensionare chi ha avidamente divorato il Paese e per rimettere al centro i cittadini. Ma sono orgoglioso di quello ho realizzato come ministro e che abbiamo portato avanti come Governo. E rifarei tutto senza esitazioni".

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