Lo sbadiglio è un sintomo di intelligenza. Così, almeno, afferma uno studio pubblicato da Biology Letters. Secondo gli esperti, c'è una correlazione tra la lunghezza dello 'yawn', il peso del cervello e il numero di neuroni. Più tempo si resta a bocca aperta per stanchezza o noia, più pesante è la massa cerebrale dell'individuo. I ricercatori, a quanto pare, sono arrivati alla conclusione dopo aver esaminato anche centinaia di video relativi a gatti, cani, gorilla, volpi, cammelli, ricci, cavalli, topi, scimpanzé. Gli sbadigli più lunghi, come è stato appurato, vengono prodotti dagli esseri umani, dotati di un cervello che mediamente pesa un chilo e mezzo. Subito dietro, nella speciale classifica, scimpanzé, cavalli e capelli.
Andrew Gallup, psicologo dell'età evolutiva e uno degli autori dello studio, sostiene che lo sbadigli serva ad attivare un meccanismo di raffreddamento del cervello: "Quando sbadigliamo, l'apertura di mascella e mandibola favorisce l'aumento della circolazione verso il cranio e 'pompa' sangue caldo fuori dal cervello. Contemporaneamente, inspirare profondamente attraverso le cavità nasali e orali raffredda le arterie cerebrali".