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Lombardia: Cantu', primo intervento rimozione utero in laparoscopia

16 aprile 2014 | 17.31
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Como, 16 apr. (Adnkronos Salute) - Per la prima volta all'ospedale di Cantù è stato eseguito un intervento per la rimozione dell'utero in laparoscopia. Con l'introduzione di questa tecnica mininvasiva l'Uo di Ostetricia e Ginecologia, diretta da Renato Maggi, amplia la sua offerta in campo chirurgico nel presidio Sant'Antonio Abate. L'isterectomia totalmente laparoscopica è stata eseguita nelle scorse settimane dall'équipe guidata da Ubaldo Seghezzi, responsabile della Struttura semplice di Chirurgia ginecologica mininvasiva.

La paziente operata - informa in una nota l'Ao S.Anna di Como - era una donna di 42 anni con un fibroma uterino di 6 cm, cioè una neoformazione benigna che le provocava un sanguinamento mestruale anomalo, più lungo e abbondante, con conseguente anemizzazione. "L'intervento - spiega Seghezzi - è di tipo mininvasivo, in quanto non si incide la parete addominale ma si inseriscono in essa, attraverso tre microincisioni di diametro di 5 millimetri e una di 1 cm, sottilissimi strumenti chirurgici con i quali si eseguono gli interventi, in questo caso l'asportazione dell'utero. Questa tecnica - aggiunge il responsabile di Chirurgia ginecologica mininvasiva - consente di eseguire gli interventi con minor sanguinamento, con un più rapido recupero fisico, caratterizzato da minore dolore post-chirurgico, una degenza e una convalescenza più rapide".

Una novità, questa, che si inserisce nella riorganizzazione delle attività del presidio canturino dopo la chiusura del Punto nascita e che segue all'apertura di un Ambulatorio di ostetricia e ginecologia nella struttura 'Felice Villa di Mariano Comense'. "La nostra Unità operativa - sottolinea Maggi - ha arricchito con queste due novità il profilo d'offerta sia sul fronte chirurgico che su quello ambulatoriale, proponendo un potenziamento del servizio sia in ambito ospedaliero che sul territorio per andare incontro alle esigenze delle pazienti dell'Olgiatese e del Canturino". L'ulteriore arricchimento del profilo di offerta del poliambulatorio di Olgiate Comasco è stato concertato con la Direzione delle attività cliniche del territorio (Dact), che ne ha promosso l'implementazione. "Tutto ciò - aggiunge Fabio Banfi, direttore della Dact - si innesta su una strategia di consolidamento del livello specialistico ambulatoriale finalizzata ad una reale integrazione con la medicina territoriale e a una più appropriata presa in carico dei pazienti".

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