Brescia, 13 mag. (Adnkronos Salute) - Le terapie nutrizionali giocano un ruolo importante nel controllo e nella prevenzione delle complicanze uremiche. Se ne parlerà il 15 e il 16 maggio al Centro Paolo VI di Brescia al convegno 'Dalla terapia conservativa alla dialisi: diete e approccio incrementale', promosso dall'Uo di Nefrologia degli Spedali Civili, diretta da Giovanni Cancarini. Verranno proposte le basi teoriche e scientifiche della terapia nutrizionale, seguite dal confronto delle esperienze 'sul campo' di nefrologi di diversi ospedali italiani. Le dietiste coinvolte, invece, tratteranno gli aspetti pratici di proposta e implementazione delle diete a ridotto contenuto proteico e/o supplementate con aminoacidi e chetoanaloghi.
In una sessione dedicata, si discuterà - riporta una nota - del controllo dell'assunzione del fosfato con la presentazione di uno studio sulle calcificazioni vascolari a vari livelli di funzione renale e anche di come l'apporto nutrizionale di fosfato possa essere controllato con il supporto educativo di medici e infermieri. Una sessione sarà dedicata all'inizio della dialisi con 'metodo incrementale', confrontando le esperienze in emodialisi di Pisa e Bologna e illustrando quella in dialisi peritoneale di Brescia.
Per quanto concerne la 'dialisi incrementale', di cui si discute da tempo, manca ancora una definizione chiara: questo approccio, guidato fondamentalmente dal grado di funzione renale residua, necessita di un attento monitoraggio clinico e laboratoristico per evitare situazioni di 'sottodepurazione' latente e non diagnosticata che sfocerebbero inevitabilmente in malnutrizione. Tuttavia, l'inizio del trattamento dialitico 'a dose piena' può peggiorare inutilmente la qualità della vita del paziente. Infine si porterà l'attenzione dei partecipanti a due aspetti metabolici spesso dimenticati: gli oligoelementi e il magnesio. Diuretici, farmaci di vario tipo e il trattamento dialitico possono alterare significativamente le concentrazioni di tali sostanze con disequilibri particolarmente pericolosi in pazienti sottoposti alle rapide variazioni elettrolitiche determinate dalla dialisi. Il convegno è rivolto contemporaneamente a nefrologi, infermieri e dietiste affinché, anche nella formazione professionale, vi sia un simultaneo approccio 'in team'.
