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Lombardia zona rossa, Lega protesta

15 gennaio 2021 | 16.37
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(Fotogramma)
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Coro leghista anti zona rossa in Lombardia. Dopo la presa di posizione del presidente Attilio Fontana, che vede il cambiamento di zona come una "punizione", e dell'assessore Guido Guidesi, da pochi giorni allo Sviluppo Economico, altri parlamentari e consiglieri regionali leghisti alzano la voce contro l'ordinanza del ministro Speranza che entrerà in vigore domenica.

"Una decisione grave", la definisce Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda Salvini Premier. "Per la seconda volta in due mesi - sottolinea - il Governo giallorosso ha deciso di chiudere la Lombardia indicandola zona rossa, contro il parere del governatore Attilio Fontana, senza rispetto degli enormi sforzi fatti in queste settimane dai cittadini lombardi, senza considerare gli enormi sacrifici patiti dal sistema produttivo".

La senatrice Alessandra Riccardi e il deputato Jari Colla, entrambi lombardi e tra le file della Lega, ritengono che ancora una volta il premier Giuseppe Conte "dimostra di avere scarsa o nulla conoscenza delle nostre realtà territoriali e degli effetti devastanti sulla nostra economia". Da Palazzo Chigi "c’è la volontà di affossare la nostra regione e le nostre province che sono le più produttive del Paese".

Oltre a pretendere ristori adeguati, "la Lega a ogni livello istituzionale chiede con fermezza a Speranza di valutare in modo più approfondito la questione con il Comitato tecnico scientifico e rivedere la decisione".

Per il vicecapogruppo della Lega in consiglio regionale lombardo, Andrea Monti, si tratta di "una strategia del Governo per indebolire e per fiaccare l'economia più importante e trainante del Paese. Una questione che va oltre il Covid, che, piuttosto, è diventato l'occasione per accanirsi contro una Regione, che, guarda caso, ha fatto un referendum sull'autonomia".

Duro anche il presidente del consiglio regionale della Lombardia, Alessandro Fermi: "Ancora una volta un Governo che ha finito la benzina mortifica gli sforzi compiuti in queste settimane dai cittadini lombardi. Mi preoccupano soprattutto le ulteriori, inevitabili ripercussioni che questa decisione avrà sulla nostra economia e sul nostro sistema produttivo che ha già sopportato - afferma - sacrifici enormi. Una decisione quindi che lascia l’amaro in bocca e che, soprattutto, non potrà che aumentare la tensione sociale".

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