(Adnkronos Salute) - Nel Patto per la Salute "c'è una certezza di budget per i prossimi 3 anni, con un finanziamento dello Stato, tenuto conto dei dati del Def che è di 109.928mila miliardi, quasi 110 miliardi di euro per l'anno 2014, e 112,062 per il 2015, 115,444 mila per il 2016". Lo ha spiegato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rispondendo al Question time alla Camera sul tema del 'Patto per la Salute', domani al vaglio dei governatori delle Regioni da cui si attende l'approvazione definitiva.
Lorenzin ha ricordato che il testo è stato "licenziato nella parte che mi riguardava come ministro della Salute" e per quanto riguarda il ministero dell'Economia e la Commissione indicata dalle Regioni per trattare gli articolati, e ha sottolineato che il budget certo è stato "fissato con la clausola che tutti i risparmi che saranno effettuati all'interno del Patto, grazie alle procedure attivate, saranno impiegate nel sistema sanitario nazionale. E con una cabina di controllo, una regia politica, che vigila perché il Patto stesso venga attuato nelle sue parti e nei tempi previsti".
Il Patto, inoltre, "si inserisce in un contesto economico finanziario molto particolare e che avvia una nuova fase di programmazione", ha tenuto sottolineare il ministro. E prevede "l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, attesissimo da operatori e associazioni di malati e soprattutto di malattie rare". L'aggiornamento avverrà "entro il 31 dicembre 2014".
Stesso discorso per l'aggiornamento del nomenclatore tariffario per le protesi audiovisive, "non aggiornato dagli anni '90", ha aggiunto Lorenzin. Tutto questo "in attuazione dei principi di equità, innovazione e appropriatezza e nel rispetto degli equilibri programmatrici della finanza pubblica" .
Per quanto riguarda l'assistenza ospedaliera "all'interno del Patto, nella Commissione, si è discusso dei nuovi parametri per il regolamento che era rimasto inattuato da due anni. Il testo del regolamento sarà immediatamente trasmesso alla conferenza Stato Regioni dopo l'approvazione del Patto". Un provvedimento che "segna un percorso di sostenibilità per i prossimi anni, mette in sicurezza il Ssn e attua un sistema innovativo di monitoraggio e controllo per le Regioni in Piano di rientro, per favorire le Regioni ad uscire dai piani stessi, oltre che nuovi criteri per i commissariamenti ad acta" .
