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Lorenzin: "La differenza non è tra pubblico e privato ma tra chi funziona e chi no"

24 maggio 2016 | 17.33
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Il ministro Beatrice Lorenzin e il presidente Aiop Gabriele Pelissero - Adnkronos Salute
Il ministro Beatrice Lorenzin e il presidente Aiop Gabriele Pelissero - Adnkronos Salute

In sanità "la differenza non è tra privato e pubblico, ma fra chi funziona e chi non funziona". Lo sottolinea il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta alle celebrazioni per i 50 anni dell'Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), oggi a Roma. "Il 30% dei posti letto e il 40% degli ospedali è privato. E una volta che un ospedale viene convenzionato il servizio sanitario diventa pubblico: a fare la differenza è proprio il fatto di funzionare oppure no", evidenzia Lorenzin, chiamando in causa "qualità e costi". E riconoscendo alla sanità privata il merito di aver operato "in anni difficili per l'Italia e per le stesse aziende, che hanno sostenuto tagli lineari continuando ad erogare servizi importanti".

"La sfida ora - continua il ministro - è traghettare il Ssn nel futuro, sciogliendo nodi importanti come quelli della sostenibilità, ma anche dell'invecchiamento della popolazione e della cronicità. E per il 2017 la priorità è investire sul personale sanitario, realizzando un meccanismo per la stabilizzazione dei precari". Quanto al Fondo per l'innovazione, per il ministro "non può che essere rifinanziato". Lorenzin guarda al Ssn come "il nostro grande tesoro, universalistico, pubblico e solidaristico. Stiamo lavorando molto sulla produttività delle strutture pubbliche", in un'ottica che non è più quella dei tagli lineari, rivendica.

"Alle vostre aziende - dice poi Lorenzin, rivolgendosi al presidente Aiop, Gabriele Pelissero - abbiamo chiesto in questi anni importanti ammodernamenti, integrazioni, reti". Un lavoro che "è stato fatto". Ora la parola chiave è "regole certe, chiare e valide per tutti, con i dovuti controlli a tutela del paziente".

E se guardando al futuro del settore Pelissero si è detto "ottimista", il ministro concorda: "Sono ottimista anche io, nonostante alcune aree territoriali con grosse lacune, dovute però a incapacità organizzative delle amministrazioni. Molto lavoro è stato fatto, penso al Patto per la salute, ai costi standard, al piano Esiti che va implementato e alle centrali uniche d'acquisto. La Riforma costituzionale riporterà una forte azione centrale di controllo, e penso che in 5-6 anni il sistema sarà profondamente riformato, conservando però la sua base universalistica", conclude Lorenzin. "Dopo anni di governo della quotidianità, ora siamo di fronte a una visione, al coraggio di ripartire, e Aiop vuole essere un interlocutore", rivendica Pelissero.

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