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Lorenzo Viotti, un 28enne sul podio della Scala

23 ottobre 2018 | 12.59
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Lorenzo Viotti (foto Ugo Ponte)
Lorenzo Viotti (foto Ugo Ponte)

Classe 1990, svizzero di origini italiane, talento emergente della bacchetta, Lorenzo Viotti debutta sul podio della Filarmonica della Scala. L'appuntamento con Viotti, designato miglior direttore emergente agli International Opera Awards del 2017 e conteso dalle maggiori orchestre europee, è per domenica 28, martedì 30 e mercoledì 31 ottobre con un programma che vede nella prima parte il 'Siegfried-Idyll', composto da Wagner come dono a Cosima in occasione della nascita del figlio, e il poema sinfonico 'L’isola dei morti' di Rachmaninov, e nella seconda il 'Prélude à l’après-midi d’un faune' di Debussy con 'Le poème de l’extase' di Skrjabin.

Nato a Losanna 28 anni fa, figlio del direttore d’orchestra Marcello Viotti, Lorenzo mostra un interesse per la musica e un talento precoci. A sei anni è folgorato da un ascolto di 'Pelléas et Mélisande' di Debussy e la famiglia lo indirizza verso gli studi musicali: prima pianoforte, canto e percussioni a Lione, quindi direzione d’orchestra a Vienna, dove suona come percussionista con diverse orchestre tra cui i Wiener Philharmoniker, e infine direzione alla Hochschule Franz Liszt di Weimar.

Nel 2015 si aggiudica il Nestlé and Salzburg Festival Young Conductors Award che gli apre le porte delle maggiori compagini europee, dalla National de France al Gewandhaus di Lipsia, alla Staatskapelle di Dresda e alla Royal Philharmonic. Del 2016 sono i debutti con il Concertgebouw di Amsterdam e i Wiener Symphoniker e il debutto al Festival di Salisburgo sul podio dell’ORF Radio-Symphonieorchester.

Nel 2017 ha condiviso il podio con Christian Thielemann nella serata commemorativa dei 50 anni del Festival di Pasqua, dedicata al fondatore Herbert von Karajan, cui sono seguiti nuovi debutti con la Gustav Mahler Jugendorchester, i Münchener Philharmoniker e la Staatskapelle Berlin.

Alla Scala Viotti, che tra gli impegni crescenti mantiene interessi e attività sportive tra cui il surf e la boxe, si è già avvicinato nel 2017 dirigendo l’Orchestra dell’Accademia in quattro concerti a Varese, Como, Pavia e Cremona; ora dirige nella Sala del Piermarini uno splendido programma di grande respiro, fatto apposta per mettere in rilievo tutte le qualità di un direttore.

Lorenzo Viotti è sempre più presente anche nei cartelloni operistici: la sua prima volta in teatro risale a soli tre anni fa, quando diresse 'La belle Helène' di Offenbach al Théâtre du Chatelet, ma il calendario si è rapidamente infittito: il suo 2018 si è aperto con 'Rigoletto' a Dresda, seguito dal grande successo di 'Werther' a Francoforte - dove tornerà per 'Tosca' - e a Zurigo, e da 'Tosca' a Tokyo, mentre nel 2019 dirigerà tra l’altro 'Carmen' ad Amburgo e all’Opéra Bastille. Nella prossima Stagione sarà alla Scala con 'Roméo et Juliette' di Gounod.

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