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Borsa: l’ottava a Milano si chiude in rosso, ancora segno meno per Fca/Il Punto

08 febbraio 2019 | 18.03
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Borsa: l’ottava a Milano si chiude in rosso, ancora segno meno per Fca/Il Punto

Finale di seduta in calo per le borse europee, fiaccate nella seconda parte da un avvio di contrattazioni sotto la parità delle borse a stelle e strisce. L’umore degli investitori sulle due sponde dell’Atlantico è risultato penalizzato dalla dichiarazioni di Trump, secondo cui nelle trattative con le autorità cinesi c’è un “divario notevole” (solo il tempo dirà se si tratta di una tattica negoziale o della realtà). Sul mercato valutario l’eurodollaro ha segnato un lieve calo a 1,1324$ portando il saldo settimanale in rosso di oltre un punto percentuale mentre tra le commodity il Brent è tornato a salire e al momento scambia 61,94 dollari, mezzo punto percentuale in più rispetto al dato precedente.

In una giornata povera di indicazioni macro, spicca l’andamento a due velocità degli indici della produzione industriale di Francia e Italia: nel primo caso, dicembre si è chiuso con un incremento dello 0,8% mentre da noi il dato ha segnato un calo speculare (-0,8% su mese, -5,5% su anno). I due Paesi sono sotto i riflettori per le polemiche che negli ultimi giorni sono sfociate nell’incontro di importanti esponenti dell’esecutivo italiano con i leader dei gilet gialli e nel successivo richiamo in patria dell’ambasciatore francese. Lo scontro, e la pesante revisione al ribasso delle nostre stime di crescita da parte della Commissione europea, si sta riversando sulla carta italiana. Il rendimento del 10 anni emesso dal Tesoro sul mercato secondario è tornato a superare quota 3% per la prima volta da metà dicembre e lo spread ha toccato un massimo intraday a 294 punti base, dato maggiore dal 12 dicembre.

A Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha terminato con un rosso dello 0,65% a 19.351,90 punti, la crescita del differenziale Italia-Germania ha fiaccato i bancari, anche se, in periodo di trimestrali, non sono mancati i titoli in controtendenza. Uno di questi è UniCredit (+1,01%) che, il day after l’annuncio del maggior utile in 10 anni, ha incassato la promozione a “comprare” da parte degli analisti di Citigroup. Nel corso di un’intervista, il Ceo Mustier ha ribadito di non attendersi fusioni cross border tra banche europee nel breve-medio termine “e parlo in una prospettiva di anni, non di mesi”.

Giornata di rally per Bper (+8,83%), top performer del listino principale grazie a un utile trimestrale da record e all’acquisizione di Unipol Banca dal gruppo Unipol (-5,4%) per 220 milioni. Dal canto suo, il gruppo bolognese ha acquisito da Bper uno stock di crediti deteriorati da 1,3 miliardi. Ancora segno meno per Fiat Chrysler che, all’indomani di un tonfo da oltre 12 punti percentuali, oggi ha perso il 2,9%. Equita e Kepler hanno ridotto le stime mentre gli analisti di Barclays hanno tagliato il giudizio a “equalweight”. (in collaborazione con money.it)

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