E' stato firmato l'accordo di programma ''fondamentale per dare futuro a lavoratori e cittadini di Piombino''. Lo afferma il viceministro allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti, nella conferenza stampa che si tiene a pazzo Chigi, dopo è stata raggiunta l'intesa per la riconversione dell'altoforno della Lucchini. ''E' un grande progetto per riapre una speranza per Piombino'' ed è ''un punto d'inizio da qui comincia grande lavoro da fare''.
L'accordo di oggi, per la riconversione del polo siderurgico di Piombino, prevede uno stanziamento di 140 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere ai 150 milioni previsti dallo scorso agosto. Lo afferma il viceministro dello Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, nel corso della conferenza stampa che segue la firma dell'intesa.
Nel dettaglio, dalla regione Toscana arrivano 60 mln per la riconversione ecologica del siderurgico e 10 mln per le operazioni di bonifica; mentre il governo mette altri 50 mln per le bonifiche e 20 mln per la riqualificazione industriale.
Al totale di 140 milioni vanno aggiunti parte dei 150 mln, ''già stanziati nell'accordo di agosto scorso, che avevano come centro gli interventi sull'area portuale'', spiega De Vincenti. Poi bisogna considerare le risorse, ''che stiamo individuando, per la realizzazione della bretella tra l'autostrada tirrenica e il porto, ''siamo a 250 mln, forse anche di più'', assicura il viceministro.
L'accordo di programma, spiega De Vincenti , ''è basato su tre assi principali''. Primo punto da cui partire, è la ''riconversione ecologica del siderurgico. Puntiamo a rilanciare il siderurgico, che sappiamo essere in una crisi profonda. Da questa crisi si può uscire con un progetto di siderurgia ecocompatibile''. Secondo ''perno'' dell'intesa riguarda la ''riqualificazione di tutta l'area industriale e produttiva di Piombino, che sarà molto impegnativa, con una serie di interventi per articolare il tessuto produttivo e costruire intorno un'economia più ricca e articolata''.
Molto importanti, secondo il viceministro, ''sono le opere infrastrutturali, avviate ad agosto, che qui vengono rafforzate, e che prevedono un ruolo fondamentale del porto piombino, per lo smantellamento delle navi. E' un'attività del futuro perchè dal 2015, secondo quanto stabiliscono le norme della Commissione europea, le navi europee si smantellano in Europa secondo norme ambientali e sanitarie avanzate''.
Il terzo e ultimo punto dell'intesa prevede riguarda le tutele dei lavoratori, attraverso l'attivazione degli ammortizzatori sociali. Sarà inoltre avvita una cabina di regia, per le politiche attive del lavoro, ''per fare in modo che i lavoratori , che utilizzano gli ammortizzatori sociali, siano impiegati nelle opere che via via si faranno, dalla messa in sicurezza delle aree siderurgiche alle bonifiche alle opere aeroportuali''. ''E' un grande progetto per riaprire una speranza per Piombino'', conclude De Vincenti.
''Seguiremo l'accordo di programma, che è complesso e difficile, con il massimo impegno''. ''Faremo le bonifiche in tempi brevi''. Lo assicura il ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti, nella conferenza stampa che segue la sigla dell'accordo per la riqualificazione del polo industriale di Piombino, dopo la chiusura dell'altoforno della Lucchini.
Il ministro assicura inoltre la riqualificazione avverrà senza cadere ''nella trappola amministrativa e burocratica, per cui ci vogliono 50 mesi per fare l'Aia e diventa un'autorizzazione difficile da rispettare e mettere in pratica''.
Con questa operazione, sottolinea Galletti, ''possiamo dimostrare che si possono creare posti lavoro e sviluppo, rispettando l'ambiente, in un settore difficile come quello della siderurgia''. ''E questa la sfida che abbiamo d'avanti'', conclude Galletti convinto che da questa storia ''possa venire fuori una buona pratica per altri casi.
