''Stiamo parlando del secondo polo siderurgico italiano, purtroppo di uno dei pochi presidi manifatturieri rimasti nel nostro Paese, del destino di migliaia di famiglie e di quello di un intero territorio''. E' quanto dichiarano Matteo Tortolini, consigliere regionale Pd, Ivan Ferrucci, capogruppo Pd in consiglio regionale, Andrea Manciulli, deputato Pd, e Valerio Fabiani, segretario della federazione Pd di Piombino, riguardo i contenuti dell'accordo di programma sul polo siderurgico di Piombino.
''L'accordo di programma è uno strumento cardine di governo; fondamentale per aprire una fase di nuova industria a Piombino e in Toscana. Bisogna avere la consapevolezza di cosa stiamo parlando, pertanto, questo accordo - sottolineano gli esponenti toscani del Pd - deve dare prospettive concrete ai lavoratori, alle famiglie e a un territorio intero. Per questo l'accelerazione impressa dal governo per la firma dell'accordo, comunicata direttamente dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, è sicuramente positiva; allo stesso tempo però è necessario che contenga risposte concrete''.
''Sosteniamo la mobilitazione dei lavoratori delle acciaierie di Piombino, l'iniziativa del presidente della Regione, Enrico Rossi e del sindaco di Piombino, Gianni Anselmi, affinché questo accordo sia dotato di risorse e strumenti reali per affrontare una stagione di riconversione economica. Risorse per le bonifiche e reindustrializzazione delle aree dismesse, completamento infrastrutturale per il Porto Piombino, e la realizzazione di un polo europeo per la rottamazione delle grandi navi. Questi sono i punti cruciali su cui il governo deve battere un colpo, coerentemente con l'impegno economico e politico che la Regione Toscana ha riversato su Piombino'', concludono Tortolini, Ferrucci, Manciulli e Fabiani.
