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Smartworking

L'ufficio in spiaggia: l'estate dell'hotdesk

03 agosto 2021 | 07.04
LETTURA: 3 minuti

L'app Nibol mette in rete un’infrastruttura tecnologica di uffici, coworking, sale riunioni e postazioni di lavoro distribuiti in tutto il territorio nazionale, fino in riva al mare.

 - ISLHub Messina
- ISLHub Messina

Nel postpandemia si è assistito a una rapida e disomogenea trasformazione del lavoro, tra ritorni rapidi dentro le strutture aziendali e nuove forme di ibridazione che, durante l'estate, hanno contribuito a definire anche nuove forme di turismo. In questo senso, la Regione Toscana e il Comune di Santa Fiora sull'Amiata in provincia di Grosseto hanno lanciato il progetto Smart working village per il lavoro a distanza e il telelavoro firmando un protocollo d'intesa per dar vita ad un luogo dove ospitare start up e imprese innovative, ma anche spazi di coworking o locali per chi lavora in smartworking. L'immobile sarà acquisito o realizzato dall'amministrazione comunale, mentre la Regione si impegna ad individuare possibili finanziamenti per attrezzarlo e per dotarlo di strumentazioni tecnologiche, oltre a promuovere lo spazio e i servizi erogati attraverso la struttura Invest in Tuscany. Ha spiegato il presidente della giunta regionale Eugenio Giani: “l Comune di Santa Fiora è stato il primo in Italia ad avere l'intuizione e l'intenzione della Regione è quella di dare seguito a questa idea: una sorta di sperimentazione da replicare poi anche altrove in Toscana”.

Lungo tutta la penisola, intanto, nascono nuove strutture a metà tra stabilimento balneare e coworking e c'è un'app, Nibol, che le mette in rete per renderle disponibili a lavoratori agili mentre sempre più aziende offrono il lavoro-vacanza come benefit. Il progetto sviluppa un’infrastruttura tecnologica di uffici, coworking, sale riunioni e postazioni di lavoro - gli hotdesk: strutture distribuite in tutto il territorio nazionale, per mettere a disposizione di aziende e professionisti, potenzialmente, “l’ufficio distribuito più grande del mondo”. Spiega Riccardo Suardi, founder della startup: “Da un lato, offriamo un sistema di mappatura e gestione degli spazi interni, che permette ai dipendenti, ad esempio, di prenotare scrivanie o sale riunioni in ufficio; dall’altro, mettiamo a disposizione di aziende e professionisti network di oltre 100 location esterne (da coworking a postazioni di lavoro agile) prenotabili attraverso la nostra app, per abilitare le nuove forme di lavoro ibrido e diffuso. Oggi, tramite la nostra app, è possibile prenotare postazioni di lavoro in oltre 25 città: abbiamo uno stabilimento balneare in riva al mare a Messina, un rural coworking in Toscana, un hotel a 50 metri dal mare a Rimini e diversi coworking in tutta Italia, da Riccione a Napoli fino alle Marche”.

Ma come nasce l’idea di aprire un coworking sulla spiaggia? Racconta Guido Arcoraci di ISLHub, un lido di Messina che offre postazioni di lavoro a 5 metri dal mare, con tanto di wifi e cassettine di sicurezza: “Un po’ da un’esigenza personale, vissuta da noi e dai nostri amici, e un po’ dalla voglia di cogliere nuove opportunità. Si parla di south working, ma con questo caldo e le ferie che si avvicinano riuscire a creare a due passi dal mare uno spazio adatto per lavorare è un’opportunità per tutti: noi, ad esempio, accogliamo tanti professionisti siciliani che, con le nuove modalità di lavoro agile, hanno deciso di anticipare il rientro per le ferie; ma ci sono anche casi di chi ha deciso di organizzare un intero mese a metà tra lavoro e tempo libero, e trova in una struttura come la nostra la possibilità di coniugare le due cose in modo efficiente e produttivo. E abbiamo anche avuto il caso di piccoli team che hanno deciso di lavorare da noi per una giornata.”

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