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Treviso

L'ultimo saluto a Gilberto Benetton

26 ottobre 2018 | 15.03
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L'ultimo saluto a Gilberto Benetton

Treviso, la sua città, ha dato l'ultimo saluto oggi a Gilberto Benetton, morto lunedì scorso a 77 anni. E a salutare il terzo dei fratelli Benetton non c'erano solo i grandi nomi dell'economia e della finanza. Davanti al Duomo, già ben prima dell'inizio del funerale, si era raccolta una piccola folla di trevigiani, di quelli che vedevano ogni giorno il 'signor Gilberto' andare dalla bella casa in centro storico alla vicina sede di Edizione Holding, la sua creatura, quell'holding finanziaria che ha consentito al Gruppo di Ponzano di diversificare, passando dall'abbigliamento alle partecipazioni finanziarie in tanti settori, dalle autostrade alla telefonia, agli Autogrill, all'immobiliare.

Ma Gilberto, nonostante tutto questo, "è rimasto un uomo normale, tranquillo, come teneva a sottolineare spesso, che prediligeva passeggiare per le strade del centro storico assieme alla cara moglie Lalla", racconta chi lo conosce. Ed è proprio al 'signor Gilberto' che i trevigiani hanno voluto dare l'ultimo saluto accogliendo con un caldo applauso l'arrivo del feretro davanti al Duomo, più che affollato e con tanti costretti a seguire da fuori il funerale.

All'arrivo in chiesa il feretro coperto da rose bianche, seguito da tutta la famiglia Benetton, la moglie Lalla, le figlie Barbara e Sabrina, i nipoti Carlotta, Edoardo e Rebecca, i fratelli Luciano e Giuliana, il nipote Alessandro, i parenti più stretti e gli amici, e dai tanti presenti prima dell'ingresso del feretro è partito un 'Grazie Gilberto' che testimonia il ringraziamento che i trevigiani hanno voluto dare, per quanto fatto da Gilberto Benetton per la sua città, con opere di assistenza e nello sport.

Nella sua omelia don Adelino Bortoluzzi, parroco di Santa Maria del Rovere da sempre vicino alla famiglia Benetton ha ricordato la figura di Gilberto sottolineando che "Dio sta in chi fa del bene nel silenzio. Dio abita nelle tante cose belle che Gilberto ha fatto lungo l'intero arco della sua vita. Per questo dico: 'siate orgogliosi del vostro Gilberto' che sempre ha portato avanti la sua azione nel silenzio. Una vita disseminata dalle tante cose fatte per Treviso, in una vita fatta di lavoro, di famiglia di cose di casa". E ancora: "Gilberto ha incontrato Dio nel servizio al mondo dei giovani e delle loro famiglie ", ha sottolineato don Adelino ricordando "la promozione di una pratica dello sport per i giovani voluta da Gilberto con la creazione del centro 'La Ghirada' una vera e propria istituzione educativa per i giovani della nostra città".

Quindi, rivolto alla moglie Lalla e alle figlie Barbara e Sabrina, il presule ha sottolineato come "Gilberto spesso si definiva 'un uomo normale' ma per voi è stato un marito e un papà speciale, forte, delicato, premuroso, il più possibile presente". Don Albino ha sottolineato poi come "Gilberto ha vissuto spesso momenti intensi di vita spirituale tante volte era sempre presente la domenica a messa e proprio la scorsa settimana mi ha chiesto di recarmi da lui, abbiamo parlato a lungo e alla fine mi ha detto 'non ho paura del futuro' e mi ha chiesto l'eucarestia. Questo è stato un ulteriore straordinario segno di umanità di Gilberto che ha saputo affrontare con coraggio qualsiasi stagione della sua vita". "Oggi dobbiamo raccogliere il suo testimone e spenderci con la stessa generosità e fede che Gilberto ha testimoniato nel corso della sua vita".

Commovente la testimonianza dei piccoli nipotini Carlotta, Edoardo, Rebecca che hanno ricordato come il nonno diceva loro di "non mollare mai, di aiutare i meno fortunati, di prendere la vita con grinta. Quello che ci ha insegnato lo porteremo sempre nel nostro cuore". Mentre la figlia Sabrina, commossa ha ricordato la figura del padre sottolineando che "il tuo sorriso sarà sempre la mia gioia". Al termine della funzione religiosa all'uscita del feretro ancora un lungo caldo applauso ha accompagnato la partenza del corteo per l'ultimo viaggio di Gilberto verso la tomba di famiglia a Paderno Ponzano.

Seduti nelle prime file dietro la famiglia, Fabio Cerchiai e Gianni Mion, il manager che con Gilberto ha dato vita alla diversificazione del gruppo di Ponzano. Accanto a loro l'editore e direttore dell'AdnKronos Giuseppe Marra, amico di lunga data di Gilberto e da sempre vicinissimo alla famiglia Benetton. E poi Giovanni Castellucci, Flavio Briatore, che diresse la squadra di Formula uno della Benetton negli anni Ottanta, Marco Tronchetti Provera, Ennio Doris, Mario Moretti Polegato, Alberto Naghel, il patron di Abertis Florentino Perez, Francesco Caltagirone, Giorgio Coin, Giorgio Tondato, Giustina Destro, il presidente di Save Enrico Marchi, il presidente di Confindustria Veneto Matteo Zoppas, quello di Assindustria Venetocentro Massimo Finco, e quella di Unindustria Treviso Maria Cristina Piovesana. Non poteva mancare, infine, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

All'uscita dal Duomo, Luciano Benetton ha ricordato Gilberto con un semplice ma commosso "un caro fratello, un fratello fantastico". Mentre l'ex direttore sportivo della squadra di F.1 della Benetton che scopri Micheal Schumacher Flavio Briatore ha voluto sottolineare come nella vicenda della tragedia del Ponte Morandi "sicuramente c'è stato un linciaggio senza precedenti che non ha nessun senso, ma bisogna pregare molto. Sono anche molto emozionato e molto triste, molto triste, con lui ho passato anni fantastici perché la sua è una famiglia fantastica".

Il nipote Alessandro Benetton ha ricordato "quando avevo 4, 5 anni e lui per un periodo ha abitato a casa nostra e ricordo il suo affetto, la partecipazione e la sua sensibilità. Mi viene da pensare che oggi ognuna delle persone che hanno avuto a che fare con lui ne hanno ricavato un insegnamento e una eredità, e questo è proprio bello. La mia eredità è quella dell'affetto". Sulla futura generazione della famiglia Benetton, Alessandro ha tenuto a sottolineare "noi siamo un gruppo esteso, siamo persone che hanno dei valori e soprattutto che considerano l'impresa come un modo di vivere la propria vita e di progettare il futuro per sé e per le proprie famiglie, ma anche per gli altri sapendo che gli effetti sono sempre molto più allargati della propria attività e in questo senso l'eredità di Gilberto continuerà in questa direzione".

Infine il fotografo Oliviero Toscani, creatore di tante campagne pubblicitarie di successo del Gruppo Benetton ha sottolineato: "Lo ricordo sempre gentilissimo, con un incredibile attaccamento a questa città, gli dovete molto ehhh... Generoso un vero imprenditore, e soprattutto ottimista che guardava al futuro con coraggio. Non so se ci rendiamo conto dell'umanità che hanno i Benetton. Siamo di fronte forse all'unica famiglia italiana con questa morale, cultura e questa voglia di fare ed energia. Sono tanti figli e nipoti e nessuno ha mai dato scandalo, è incredibile l'educazione e il rispetto estremo di tutti", ha concluso.

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