Roma, 15 feb. (Ign) - Da Piero Badaloni a David Sassoli, passando per Giuliano Pisapia, Ignazio La Russa e Giuseppe Fioroni, sono molti i politici con un passato da scout. Ora, però, se Matteo Renzi rriverà a Palazzo Chigi, per la prima volta sarà un 'ex lupetto' a guidare il governo italiano.
I Lupetti rappresentano la prima branca dello scoutismo (movimento fondato da Robert Baden-Powell nel 1907): ne fanno parte bambini e bambine dagli 8 ai 12 anni riuniti in gruppi detti branchi. I principi-base si fondano su impegno e altruismo.
Fra politici e scout c'è però una grande differenza: per i primi, la cerimonia di giuramento al Quirinale rappresenta un traguardo ed è quasi sempre il punto più alto della propria 'carriera'. Per gli scout, invece, c'è la cerimonia della promessa, che avviene poco dopo l'entrata nel gruppo (Reparto) e che rappresenta quindi un punto di partenza, una promessa, appunto, da rispettare nel futuro.
Durante la cerimonia, il lupetto dice: "Prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese; di osservare la Legge del Branco, e di fare una buona azione per qualcuno ogni giorno". Tra giuramento e promessa chissà quale delle due cerimonie avrà più importanza per Renzi.