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Lupi 'ibridi', incontro ravvicinato in Abruzzo

10 maggio 2018 | 15.58
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Lupi 'ibridi', incontro ravvicinato in Abruzzo

Li chiamano lupi 'ibridi' e come dice il nome sono un incrocio tra cane e lupo, nati dall'accoppiamento di queste due specie, ma in realtà, hanno le caratteristiche genetiche al 95-96% del lupo e solo del 4% del cane. Rappresentano un serio problema per la conservazione della specie dei lupi tanto che nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga si stima che la popolazione degli ibridi sia notevole, addirittura su una popolazione di 100 lupi, una ventina sono ibridi, in pratica il 20%. E proprio nella Riserva naturale del Lago di Penne, in provincia di Pescara, che confina con il Parco nazionale del Gran Sasso, si inaugura oggi l'Area faunistica dei lupi ibridi". La prima del genere in Italia.

Oggi a partire dalle 17 si svolgerà l'evento "Incontro con il lupo" con il saluto del sindaco di Penne Mario Semproni e, tra gli altri, Fernando Di Fabrizio direttore della Riserva naturale del Lago di Penne, Igino Chiucchiarelli dell'Ufficio Parchi e Riserve della Regione Abruzzo, e Osvaldo Locasciulli, responsabile del WWf Italia per la Riserva naturale del Lago di Penne. Inoltre, questa sera alle 20,45 proiezione del documentario "Il Lupo" di Alessandro Di Federico e lo spettacolo teatrale "Lupo In-Canto, storie di uomini e di lupi" a cura di Muré Teatro.

Nel recinto di mezzo ettaro vivono attualmente 6 lupi ibridi, catturati da cuccioli. Tre esemplari sono beige, esattamente come i lupi, tre sono totalmente neri, una colorazione caratteristica dell'ibridazione. Ma somigliano in tutto e per tutto ai lupi. "Sono schivi e diffidenti proprio come i lupi originali" garantisce all'Adnkronos Fernando Di Fabrizio, direttore della Riserva naturale del Lago di Penne.

"Non si lasciano avvicinare anche se li abbiamo catturati da cuccioli e abbiamo aspettato 6 mesi prima di poterli sterilizzare - racconta Di Fabrizio - sono animali molto belli da vedere e interessanti per gli studiosi. Ormai sono contaminati dalla presenza dell'uomo non possiamo rilasciarli". L'apertura dell'area sarà oggetto anche di visite didattiche per le scuole.

Quanto agli allarmi lanciati per il lupo italiano minacciato dal bracconaggio, dai numerosi incidenti stradali e non ultimo dall'ibridazione, Di Fabrizio è scettico. "Non credo che a causa dell'ibridazione il lupo possa rischiare l'estinzione - sostiene - ma in un prossimo futuro in questa zona si cercherà di catturare lupi ibridi adulti per sterilizzarli e poi rilasciarli in natura".

Attualmente, i lupi in Italia sono tra i 1.300 e i 1.800 individui. La specie è in espansione nelle Alpi centrali e orientali dove si registra da pochi anni la prima la formazione dei branchi riproduttivi e dove è avvenuto il ricongiungimento tra la popolazione italica e quella balcanica. I lupi, del resto, una volta molto temuti dalla popolazione e soprattutto dai pastori, oggi sono considerati anche preziosi predatori, in primis dei cinghiali.

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