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Lutto nel giornalismo, è morto Enzo Bettiza

28 luglio 2017 | 12.35
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(Fotogramma)
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Addio al giornalista e scrittore Enzo Bettiza. A darne notizia è il quotidiano 'La Stampa', di cui Bettiza è stato editorialista. Bettiza aveva 90 anni ed era nato a Spalato. All'anagrafe Vincenzo Bettiza, il giornalista era nato a Spalato il 7 giugno 1927, da una famiglia facoltosa che negli anni venti, come consentito da trattato di Rapallo, stipulato il 12 novembre 1920 fra il regno d'Italia e il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, scelse la cittadinanza italiana pur restando a Spalato. Finita la seconda Guerra Mondiale la famiglia sui trasferì in Italia perdendo la gran parte delle proprie sostanze.

Bettiza mise a frutto il suo cosmopolitismo come corrispondente del quotidiano 'La Stampa', prima da Vienna e poi da Mosca, fra il 1957 ed il 1964. Il rapporto con il quotidiano torinese, e con il suo direttore di allora, Giulio De Benedetti, si concluse in modo tempestoso, e Bettiza venne assunto dal 'Corriere della Sera', sempre come corrispondente dall'estero.

Dopo dieci anni il giornalista, acceso liberale, entrò in rotta di collisione con la linea politica del quotidiano, in quella fase sempre più a sinistra, e lasciò la testata per raggiungere un altro ex del Corsera, Indro Montanelli, uscito poco prima e per gli stessi motivi, con il quale fondò 'Il Giornale', alla nuova testata Bettiza portò in dote una trentina di colleghi, 'razziati' dalle varie redazioni del 'Corriere della Sera'.

Anche in questo caso il rapporto, con Montanelli e con 'Il Giornale', del quale fu condirettore vicario dal 1974 al 1983, si interruppe per motivi politici: Bettiza guardava con attenzione verso il Psi di Craxi ed era favorevole ad un accordo fra liberali e socialisti, all'opposto di Montanelli. Negli anni Novanta il giornalista tornò alla 'Stampa' come editorialista e commentatore politico.

In politica Bettiza fu senatore dal 1976 al 1979 per il Partito Liberale Italiano, per il quale sedette poi nel Parlamento Europeo del 1979 al 1989, passando quindi al Psi. Nel 2010 affermò di votare Lega Nord, attribuendo al partito di Bossi una sorta di continuità con la buona amministrazione di stampo austro-ungarico.

Tra le opere letterarie di Bettiza 'Esilio' (Premio Campiello nel 1996), memoria dell'infanzia e adolescenza nella natia Dalmazia mitteleuropea dagli anni venti alla Seconda guerra mondiale, e il romanzo 'I fantasmi di Mosca' (1993), riflessione sul totalitarismo negli anni delle purghe staliniane, considerato il più lungo romanzo mai scritto in lingua italiana con le sue duemila pagine circa, tenendo conto delle variazioni da edizione a edizione.

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