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M5S, Blog delle Stelle contro Repubblica

16 dicembre 2019 | 20.43
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Su Repubblica di oggi è uscito l’ennesimo articolo per screditare il reddito di cittadinanza. Nulla di nuovo, se non fosse che questa volta le accuse si appoggiano ad uno studio statistico dell’Osservatorio per i Conti Pubblici di Carlo Cottarelli. Si prova a dare patina di scientificità a quello che rimane un attacco politico in piena regola ad una misura di giustizia come il reddito di cittadinanza". E' quanto si legge sul Blog delle Stelle.

''L’articolo di Repubblica - si fa notare - riesce a dire contemporaneamente che le persone che ricevono il reddito di cittadinanza sono troppe, ma anche troppo poche. Paradossi filosofici che lasciamo a chi non ha mai avuto il problema di arrivare a fine mese, o pagare una visita per i propri figli. Non vale nemmeno la pena argomentare, tanto è evidente che siamo di fronte a una contraddizione che solo chi vuole attaccare a prescindere può ospitare sulle pagine di un giornale".

"Passiamo allo studio dell’Osservatorio di Cottarelli, che parte dal presupposto corretto che il costo della vita non sia omogeneo lungo la penisola italiana. La vita costa di più al Nord e di meno al Sud. Questo significa che 780 euro ad un cittadino del Sud in stato di povertà sono di più, in termini reali, di 780 euro ad un cittadino del Nord. Ad esempio, in molte città del Nord, soprattutto le grandi, gli affitti costano di più". E ancora: "Se è vero che in media gli affitti e la vita costano di più al Nord, è vero anche che la media non tiene conto delle profonde differenze tra città e città e tra quartiere e quartiere della stessa città"

"Talvolta questi studi statistici -avverte il blog M5S- dimenticano la realtà. Nel caso del reddito di cittadinanza la realtà è che i beneficiari, ad oggi, sono quasi 2,5 milioni di persone che prima si trovavano in stato di povertà. Si può dire qualunque cosa, ma non negare che siamo davanti ad una misura di giustizia sociale, la più grande che il Paese ricordi".

"C’era da aspettarsi -si precisa- che gli attacchi più sottili sarebbero arrivati subito dopo la pubblicazione dei primi dati ufficiali che dimostrano l’utilità del Reddito di Cittadinanza nel combattere la povertà. L’Inps, in effetti, parla chiaro: da quando è entrato in vigore il Reddito di Cittadinanza si è registrato un -60% di povertà assoluta, un -8% per quanto riguarda l’intensità della povertà e un -1,5 dell’indice di Gini, il principale indicatore scientifico sulla diseguaglianza di reddito.

Una cosa positiva, riesce ad ammetterla persino “Repubblica”, riportando la ricerca di Cottarelli che afferma che i beneficiari del reddito “sanno di assumersi il rischio di sanzioni pesanti (incluse quelle penali) in caso di controlli". Con il reddito di cittadinanza abbiamo un’Italia meno povera e più equa, con buona pace di chi userebbe questi soldi a beneficio dei soliti noti", conclude il blog.

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