"La tv genera passività e non basta andarci per cambiare il paese soprattutto se praticamente tutti i media sono in mano ai partiti delle larghe intese: saremo sempre armati di bastoni a combattere contro le armi atomiche con giornalisti e conduttori strapagati per disinformare e spargere letame su di noi". Così il senatore M5S Alberto Airola, sul blog di Beppe Grillo.
Si tratta della seconda parte di un lungo articolo in due puntate in cui i grillini si interrogano: "In tv bisogna andare oppure no?". I talk show vanno banditi ed evitati con cura, ma sui tg la linea cambia: "dobbiamo essere più presenti", riconosce Airola, membro della commissione di Vigilanza Rai.
"Perché è così difficile passare nei tg? Perché ovviamente sono lottizzati e i direttori protetti dalla politica e ci tengono ai margini dell'informazione... pur avendo la presidenza della Vigilanza Rai, è una battaglia molto molto dura". La soluzione, dopo aver ottenuto in Vigilanza di "aumentare di almeno il 10% la presenza nei tg del M5S", non c'é. Quindi, "la rivoluzione inizierà per davvero quando chi vede solo la tv, la spegnerà, si alzerà dal divano e parteciperà attivamente alla vita politica. Ci serve una vera rivoluzione culturale".