Fallito il tentativo di mediazione dei big del Movimento
Salta la sua partecipazione al webinar previsto nel pomeriggio con il ministro Luigi Di Maio, annulla l'intervista a Sky prevista in serata. Giuseppe Conte sceglie per ora la linea del silenzio, ma, a quanto apprende l'Adnkronos, nei prossimi giorni potrebbe indire una conferenza stampa, spiegando le sue scelte e le sue ragioni dopo l'affondo di Beppe Grillo, ieri riunito con i parlamentari M5S. Per l'ex premier, racconta chi ha potuto parlargli in queste ore, l'idea di una 'diarchia', di un Movimento a 'due teste' sarebbe inaccettabile. Per questo l'addio appare a un passo, perché Grillo ha parlato chiaro e fatto comprendere che non vuole fare alcun passo di lato.
Se lo statuto va bene così com'è, uno dei ragionamenti in corso, è chiaro che le cose non possono andare. Conte voleva imprimere un vero rinnovamento al M5S, non dandogli una semplice passata di vernice. Questo doveva essere il momento dell'entusiasmo, ma si è trasformato in quello dell'amarezza: difficile mandare giù il boccone. I parlamentari a lui più vicini fanno inoltre notare che se Grillo deve tenere le relazioni internazionali, mettere bocca sulle scelte politiche e avere una supervisione della comunicazione è chiaro che resta lui il padrone di casa.
Cambio di programma anche per il ministro Di Maio, che nel pomeriggio non parteciperà più in presenza al webinar sull'economia circolare dove era atteso anche l'ex premier. Dopo una serie di impegni e riunioni, Di Maio volerà in Slovenia per partecipare alla Cerimonia per celebrare il 30mo Anniversario dell'Indipendenza della Slovenia, al posto del presidente Draghi.
A quanto apprende l'Adnkronos, sarebbe fallito il tentativo di mediazione portato avanti dal ministro Stefano Patuanelli, la vicepresidente del Senato Paola Taverna e il capogruppo del M5S a Palazzo Madama Ettore Licheri. I tre, ma anche altri big del Movimento che hanno raggiunto telefonicamente l'ex premier in queste ore, lo avrebbero trovato determinato a lasciare il timone del Movimento ancor prima di averne assunto la guida.
Conte sarebbe infatti "amareggiato e deciso a lasciare", e "non intenzionato a ricucire con Grillo, che ha posto condizioni irricevibili". Oltre a "considerare inammissibile quanto avvenuto ieri", ribadiscono le stesse fonti. (di Ileana Sciarra e Antonio Atte)