Dopo la bufera dei giorni scorsi, incontro definito "proficuo" dai grillini. Ma resta divisiva la figura del presidente del Comitato olimpico
Dopo la bufera dei giorni scorsi, il ministro Vincenzo Spadafora e l'ala del M5S contraria al suo progetto di riforma dello sport provano a ricucire. E' di questa mattina la riunione con il gruppo dei parlamentari 5 Stelle che si occupano del dossier Sport: presenti anche il capo politico Vito Crimi e il capo delegazione M5S Alfonso Bonafede. L'incontro viene definito "proficuo" dai grillini, che in una nota firmata da Simone Valente, Manuel Tuzi, Nicola Provenza e Felice Mariani promettono un lavoro in "stretta sinergia" per far sì che il testo possa approdare in Cdm subito dopo la pausa estiva. Restano tuttavia diversi nodi sul tavolo. E il più difficile da sciogliere è quello relativo al Coni.
Secondo i pentastellati, nella bozza di Spadafora viene attribuito troppo potere al Comitato Olimpico guidato da Giovanni Malagò: "Nella nostra idea di riforma - spiegano fonti parlamentari M5S all'Adnkronos - il Coni è l'organizzazione statale che rappresenta lo sport olimpico e deve avere un presidente vicino a quegli ideali. Un'organizzazione che abbia una struttura snella, con qualche decina di dipendenti, una sede importante, e i tre principali centri sportivi italiani nella sua disponibilità. Nell'ultimo testo c'è molta roba in più rispetto a questo, mentre di fatto viene 'svuotata' Sport e Salute".
Resta divisiva la figura di Malagò: "Nella nostra idea di Sport post Olimpiadi 2021 non c'è Malagò, che sta ancora lì a determinare le scelte strategiche dello Sport italiano...", chiosano le stesse fonti.