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M5S, Grillo: "Appoggio esterno al governo? Può essere strada"

28 giugno 2022 | 09.24
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"Se Draghi pensa che il Movimento è quello del guaglione di Pomigliano d'Arco allora noi non ci stiamo al governo...". Nuovo incontro con Conte

 - Immagine di repertorio - Fotogramma
- Immagine di repertorio - Fotogramma

Beppe Grillo è arrivato a sorpresa al tempio di Adriano, dove è in corso un evento organizzato dal M5S, per raggiungere Giuseppe Conte. Tra i due un abbraccio, poi hanno raggiunto insieme una sala adiacente per scambiare due chiacchiere in privato.

"Ragazzi è successo un casino, Conte è passato con Di Maio... Vado a convincerlo a tornare...", ha scherzato Grillo con i cronisti lasciando il Senato, prima di raggiungere Conte.

E' stato un breve faccia a faccia. Grillo e Conte, stando ad alcune fonti interne, torneranno a rivedersi in serata per sciogliere i nodi ancora sul tavolo, in primis il caso Sicilia. In queste ore si starebbe valutando una deroga ad hoc per Giancarlo Cancelleri, pronto a correre per le primarie in Sicilia ma con due mandati da consigliere regionale alle spalle. La partita però sarebbe ancora aperta.

Poi, lasciando il Tempio di Adriano, ha dribblato le domande dei cronisti mandando baci: “Siete dei creativi meravigliosi”.

A quanto apprende l'Adnkronos, nella riunione di questa mattina tra Beppe Grillo e diversi parlamentari M5S, alcuni eletti avrebbero invitato il garante a valutare anche la possibilità di togliere i ministri al governo di Mario Draghi e dare l'appoggio esterno all'esecutivo. "Può essere una strada - avrebbe aperto il garante del Movimento - ne parliamo con Giuseppe" Conte "per valutarla", avrebbe aggiunto mostrandosi possibilista.

"Certo", aveva risposto Grillo stamattina, entrando alla Camera per incontrare i parlamentari M5S, alla domanda sulla permanenza del Movimento nell'esecutivo.

SECONDO MANDATO - "Per me la regola dei due mandati non si tocca, è un principio inderogabile. Si potrebbe pensare a qualche eccezione, ma vediamo ora i dettagli con Giuseppe" Conte, "ci metteremo lì a ragionare. Al limite si potrebbe pensare a consiglieri per i quali si deroga per candidarli a presidente di regione, o a organi diversi...". Così, a quanto apprende l'Adnkronos, Grillo in una riunione con alcuni deputati oggi a Montecitorio. Con Conte andiamo d'accordo, ci sentiamo regolarmente: abbiamo parlato della questione dei 2 mandati, Giuseppe proponeva una deroga per il 5-10% degli eletti ma io non sono d'accordo perché è un criterio troppo discriminante... avrebbe detto Grillo.

BONAFEDE - "Quelli al secondo mandato resteranno, daranno il loro contributo ma in maniera diversa, tu, Alfonso, hai dato tanto al Movimento e hai ricevuto poco", le parole del garante, raccontano alcuni presenti alla riunione con i deputati a Montecitorio, rivolgendosi a Bonafede. "Su questo ti correggo - la replica dell'ex Guardasigilli - ho dato tanto e ricevuto tantissimo, ma a un certo punto il flusso si è interrotto".

DI MAIO - Grillo torna sulla scissione di Luigi Di Maio, nel corso degli incontri di oggi alla Camera con i parlamentari M5S. "Luigi è stato furbo... ha fatto un'uscita studiata a tavolino, ma non bisogna portare rancore nei confronti di chi ha scelto di andare via", le parole del garante pentastellato riportate all'Adnkronos da chi ha partecipato alla riunione di stamattina. "Se Draghi pensa che il Movimento è quello del guaglione di Pomigliano d'Arco allora noi non ci stiamo al governo...". Il garante ha anche evocato il tradimento subito da Gesù, riferendosi a chi abbandona il Movimento. "Anche Giuda ha tradito Gesù - ha detto - ma poi Gesù è risorto ed è diventato Gesù, mentre Giuda ha fatto la figura che ha fatto. Ecco, qui siamo alle prese con Giuda venduti per 30 bitcoin".

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