"Scelsi due incarichi pesantissimi come il Lavoro e lo Sviluppo economico, sebbene i sindacati e le crisi aziendali siano tutto ciò di cui un politico farebbe volentieri a meno. Anche Giulio Tremonti aveva provato a dissuadermi". Lo scrive Luigi Di Maio nel suo libro, "Un amore chiamato politica" (Piemme), ripercorrendo le fasi che hanno portato alla nascita del primo governo Conte. L'ex ministro del Tesoro, racconta Di Maio, "chiamò Rocco Casalino in mia presenza e gli disse, testualmente: 'Mettimi in vivavoce. Caro Luigi, non andare lì che ti vai a prendere tutte le grane del Paese e ti logoreranno, te lo dico con massima sincerità'. Ma io non indietreggiai".