"Quello che chiedo sono regole certe e immodificabili per il funzionamento dei gruppi parlamentari: i processi sommari e inquisitori, le espulsioni decretate direttamente in congiunta contro il regolamento o, infine, le votazioni per la scelta dei componenti di una commissione che vengono annullate o confermate a seconda del risultato. E' un modo distruttivo e non conforme agli obiettivi e ai valori del moVimento, e io lo combattero' apertamente, in assemblea e nelle piazze in quanto mi sento completamente parte del meraviglioso progetto a cinque stelle". Lo scrive su Facebook Bartolomeo Pepe, senatore del M5S sfiduciato dal meetup di Napoli e protagonista di un duro scontro con Roberto Fico.
Pepe affida un lungo post su Facebook diretto a Gianroberto Casaleggio, cofondatore del Movimento. Sulle "alle accuse che mi vengono mosse - scrive - confesso che non ho ancora capito quali siano esattamente: voto sempre in modo conforme al resto del gruppo, restituisco tutto cio' che non spendo e la parte dello stipendio concordata. Ho validi collaboratori che retribuisco il giusto. Non ho assunto parenti, compagni o figli di compagni, non eludo il fisco, non ho assunto bambinaie o colf. Ho sfidato i miei anonimi accusatori a contestarmi qualcosa di preciso, ma nessuno ne ha trovato il modo". (segue)