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Selfie con il figlio del boss, bufera su Salvini

11 settembre 2019 | 17.47
LETTURA: 3 minuti

Il leader della Lega in una nota: "Ne faccio migliaia, non chiedo carta identità". M5S: "Chiarisca al più presto la sua posizione in Commissione Antimafia"

Selfie con il figlio del boss, bufera su Salvini

'Un caffè insieme al mio amico Matteo'. Il selfie è con Matteo Salvini ma il protagonista è Michele Matrone, figlio del boss Francesco, noto come "Franchino ‘a belva", di Scafati, nel Salernitano. La foto è scattata durante un comizio in Emilia Romagna e da ieri sta facendo il giro delle bacheche Facebook, con numerosi commenti da parte di politici nazionali e locali.

"Faccio migliaia di foto ogni giorno, non chiedo la carta d’identità a chi mi ferma per strada", afferma in una nota il leader della Lega.

Francesco Matrone è stato uno dei killer alla corte di Pasquale Galasso e Carmine Alfieri, finito anche nella lista dei super latitanti. Condannato all’ergastolo dalla Corte di Appello di Salerno nel 2009 è stato arrestato nell’agosto del 2012 ad Acerno, sempre nel Salernitano. Da qualche anno Antonio "Michele" vive in Emilia Romagna e domenica ha assistito al comizio di Matteo Salvini facendosi fotografare insieme al leader leghista a Vignola.

M5S - "Siamo rimasti allibiti per la foto, rilanciata oggi da alcuni quotidiani e siti napoletani, che ritrae Matteo Salvini con il figlio di un notissimo boss della camorra salernitana. Sarebbe stato il giovane a postare lo scatto, accompagnato dalla scritta: 'Un caffè insieme al mio caro amico Matteo'. Il ministro del 'più selfie per tutti' ci ha abituati in 14 mesi ad ogni tipo di foto, ballo ed esibizione canora, ma, se la politica balneare al Papeete poteva farci pure sorridere, qui invece c'è da piangere perché getta ombre su una persona che è stata ministro dell'Interno fino al giuramento del nuovo esecutivo. Per questo motivo chiediamo pubblicamente a Salvini di chiarire al più presto la sua posizione, meglio ancora se lo facesse in Commissione Antimafia", dichiarano Andrea Caso e Francesco Urraro, membri campani della Commissione parlamentare Antimafia, con la portavoce Virginia Villani della Commissione Lavoro alla Camera.

"Il segretario della Lega ci dica se la foto è stata scattata quando era ministro, se è davvero amico di Michele Matrone ed i suoi rapporti con lo stesso. Poco conta dove è stata fatta, scandalizzano certi comportamenti da parte di chi aveva il compito di contrastare la criminalità organizzata. Certe foto - proseguono i 5 Stelle - non sono solo passaggi per i social network, come un cittadino onesto potrebbe pensare. No, al Sud certe foto sono molto di più, sono lette talvolta dalle sigle mafiose locali come l'apertura di uomini dello Stato a poteri antistatali. Specie quando la Lega è al governo della città, come in provincia di Salerno, a Scafati (comune sciolto per camorra nel 2017), dove il clan Matrone è stato protagonista di loschi rapporti tra politica e camorra. Adesso c'è il rischio che questo selfie possa essere interpretato come un pericoloso messaggio e noi non possiamo assolutamente consentire che la questione passi in secondo piano. Salvini chiarisca subito".

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