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M5S ‘scivola’ sul grano saraceno che “danneggia il made in Italy”. Ma il Movimento: “Solo un refuso"

03 giugno 2014 | 15.19
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In un ddl i grillini parlano del “fenomeno della contraffazione agroalimentare”: tra questi ci sarebbe la pasta venduta in Italia prodotta per un terzo con questo alimento. E in rete parte lo sfottò, su Twitter l’hashtag diventa un tormentone. Ma i grillini spiegano: “La parola giusta in quella frase è ‘straniero’ non saraceno”

Nella foto un piatto di pizzoccheri, pasta riconosciuta prodotto agroalimentare tradizionale della Valtellina,  ricavate da un impasto preparato con due terzi di farina di grano saraceno
Nella foto un piatto di pizzoccheri, pasta riconosciuta prodotto agroalimentare tradizionale della Valtellina, ricavate da un impasto preparato con due terzi di farina di grano saraceno

Il M5S ‘scivola’ sul grano saraceno e subito in Rete parte lo sfottò per i grillini. Stavolta la svista non è contenuta in un post su Facebook o in un tweet, come accaduto in passato a eletti pentastellati e non, ma in un disegno di legge per la tutela del made in Italy: il provvedimento numero 1407. Nel ddl, firmato da 14 deputati M5S, è scritto nero su bianco: “Negli ultimi anni il fenomeno della contraffazione agroalimentare è esploso in maniera significativa e spesso incontrollabile, danneggiando sia i produttori” che “i consumatori”. “Un esempio per tutti - indicano i 5 Stelle cadendo in errore - la pasta venduta in Italia” che “è prodotta per un terzo con grano saraceno”.

Su Twitter l’hashtag #granosaraceno diventa subito tormentone, con cinguettii che beffano i 5 Stelle. “Attenzione - scrive qualcuno - Qui una caponata scissionista rivendica il Regno delle Due Sicilie”.”Tutti a parlare del #granosaraceno e nessuno che prenda a cuore la causa della frutta nostrana presa in ostaggio dal fico d’India”, ironizza un altro utente. “Basta #granosaraceno, stop insalata russa, no al pan di Spagna! Arano i nostri campi e rubano le nostre donne...”. Mentre c’è chi si interroga: “Chissà dove sarà la Saracenia...”.

Bersagliati, i parlamentari a 5 stelle ammettono: “Ebbene sì, c’è stato un ‘refuso’ nella nostra proposta di legge sulla contraffazione alimentare. L’avevamo segnalato agli uffici della Camera ormai un mese fa ma niente da fare: ovunque ci state sottolineando che il #granosaraceno non rovina il made in Italy. E certo - precisano in una nota i deputati M5S in Commissione Agricoltura - , la parola giusta in quella frase è ‘straniero’ non saraceno. Ma a noi piace - aggiunge - guardare i lati positivi: e ovunque si sta parlando della nostra bellissima proposta di legge, che siamo convinti vada nella direzione giusta per la tutela del settore e per questo ci auguriamo che presto sarà calendarizzata e discussa”.

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