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M5S, spettro scissione a Bruxelles

25 ottobre 2020 | 20.15
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Il braccio destro di Di Battista, Corrao: "Rischio concreto, posizioni distanti. Una parte del gruppo bussa all'establishment...". Oggi terza giornata degli stati generali, Crimi: "Serve unità"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

di Antonio Atte
La resa dei conti nel M5S potrebbe partire da Bruxelles. Lo spettro della scissione aleggia infatti sul gruppo pentastellato al Parlamento europeo: il recente voto sulla Pac ha rappresentato solo l'ultimo segnale di un malcontento covato da tempo. La delegazione grillina si è spaccata sul voto finale e in più si rincorrono le voci su interlocuzioni in corso tra il M5S - che è alla ricerca di una nuova collocazione europea - e gruppi come il Pse e i macroniani di Renew. "La scissione", dice all'Adnkronos l'eurodeputato 5 Stelle Ignazio Corrao, "è una possibilità concreta" ma "dipende dagli stati generali e se ci sarà un azzeramento dei vertici e un rinnovamento o meno".

Ma, osserva il braccio destro di Alessandro Di Battista all'Europarlamento, la questione Bruxelles "non c'entra niente" con Roma, dove pure si continua a parlare di un possibile rischio scissione dopo gli stati generali. Le parole di Corrao fanno capire quanto il clima sia teso all'interno della compagine M5S al Parlamento Ue: "Il dialogo sta a zero. C'è una parte che è rimasta sul programma e sulle battaglie ambientaliste che abbiamo portato avanti in questi anni e una parte che bussa ai gruppi di potere dell'establishment. Tutto legittimo ma le posizioni sono diventate sempre più distanti. Il voto sulla Pac ne è stato un esempio palese". In quell'occasione cinque europarlamentari pentastellati si sono espressi in dissenso con la linea ufficiale: oltre a Corrao, hanno votato contro Eleonora Evi, Rosa D'Amato, Piernicola Pedicini e Laura Ferrara.

La capo delegazione Tiziana Beghin fa intanto sapere di aver segnalato i colleghi dissidenti al collegio dei probiviri: "È molto opinabile - scrive su Facebook - dire che la nostra votazione sia stata una violazione del programma, ma nel caso ne fossero così convinti possono fare una segnalazione e richiedere una valutazione da parte dei probiviri; sul fatto, invece, che loro abbiano violato la regola della maggioranza per l'ennesima volta, e che stiano in ogni dove screditando i propri colleghi, invece, non c'è nessun dubbio e su questo la segnalazione ai probiviri l'ho fatta io e mi aspetto una rapida risposta".

Sul fronte interno, oggi si è conclusa la terza giornata degli stati generali e la questione della pandemia è entrata pienamente nel dibattito in corso attraverso il messaggio inviato da Vito Crimi ai facilitatori regionali. Dal capo politico M5S è arrivato un appello all'unità: "Vi chiedo di affrontare la giornata odierna e le successive guardando anche a ciò che sta succedendo fuori, inserendo le vostre proposte e ragionamenti nel contesto che ci troviamo a vivere. Nel Movimento così come nel Paese oggi più che mai sono fondamentali l'unità, il senso di responsabilità individuale e collettivo, la capacità di guardare a ciò che ci unisce più che a quello che ci divide".

"Se insieme riusciamo a rendere questo un momento di riflessione e costruzione rispetto a ciò che il Movimento 5 Stelle può dare all'Italia che verrà dopo la pandemia, allora questi stati generali diventano non solo l'occasione per parlare di noi, ma del Paese e al Paese", ha aggiunto il reggente grillino.

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