Cresce il malumore dei deputati M5S contro lo staff della comunicazione della Camera. Ad alzare il livello di scontro è ancora una volta il documento interno, realizzato dallo staff di Montecitorio, sull'analisi dei risultati elettorali rimbalzato ben presto su agenzie, tv e quotidiani. Una sorta di report d'autoanalisi, in cui sotto la lente di ingrandimento finivano presunti errori commessi ma venivano anche proposte soluzioni per il futuro. Prima tra tutte, la necessità di puntare maggiormente sulla tv. Il documento non è stato gradito dai vertici del Movimento. E oggi fa infuriare parecchi deputati grillini.
"E' stato detto che a fare uscire il dossier siamo stati noi 'ribelli' - si sfoga un dissidente - dalle nostre mani quel documento non è mai passato, ci è stato semplicemente illustrato in assemblea, ma nessuno lo ha letto. Non siamo stati noi a buttare questo pezzo di carne nell'arena". In molti a passare per "quelli che danno le carte alla stampa" non ci stanno. Per questo domani un drappello di deputati è deciso a far sentire la propria voce in assemblea e a chiedere conto ai membri dello staff.
La squadra della comunicazione capitanata da Nicola Biondo, dopo la bufera, rischia di subire un 'restyling' nei prossimi giorni, mentre non correrebbe alcun rischio Rocco Casalino, coordinatore della comunicazione tra Camera e Senato, l'altro giorno dato prossimo all'addio e oggi in odor di promozione. La riunione di domani a Montecitorio prevede l'elezione del direttivo del gruppo -tra gli altri verranno rinnovati tesoriere e due delegati d'aula- ma la riunione toccherà anche altri temi, non ultimo il nodo delle alleanze in Europa. E' infine slittata a domani, causa lavori delle Commissioni, la riunione dei senatori M5S in programma stasera. Per la congiunta ci sara' da attendere la prossima settimana.
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