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M5S, voto Rousseau su modifica 'mandato zero' e alleanze locali

12 agosto 2020 | 13.15
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Crimi: "Non è deroga ai nostri principi ma riconoscimento realtà di fatto che può aiutarci a crescere". Ira degli eletti

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"Dalle ore 12 di giovedì 13 agosto 2020 alle ore 12 di venerdì 14 agosto 2020", sulla piattaforma Rousseau "si voterà a livello nazionale su due quesiti, uno relativo alla modifica del mandato zero per i consiglieri comunali e uno relativo alle alleanze delle liste del MoVimento 5 Stelle a livello comunale con i partiti tradizionali". Lo annuncia il Blog delle Stelle. La decisione arriva all'indomani dell'ok del garante Beppe Grillo alla ricandidatura di Virginia Raggi a sindaco di Roma.

"Nell'ottica di semplificare e di rendere più flessibili le nostre regole interne, intendo sottoporre alla decisione degli iscritti la proposta di stabilire che un mandato da consigliere comunale deve intendersi come escluso dal computo dei due mandati, in qualunque momento esso sia svolto", ha spiegato il capo politico del M5S Vito Crimi. "Il limite dei due mandati - spiega il reggente M5S - era stato introdotto per evitare che la politica diventasse una professione e che si concentrasse un eccessivo potere nelle mani degli eletti. Abbiamo sempre ribadito che l'elezione non è un fine, ma un mezzo per arrivare al vero obiettivo, quello di lavorare e impegnarsi esclusivamente per la cosa pubblica. Ma con il miraggio di una elezione ripetibile, reiterabile, il rischio è quello di privilegiare il consenso mettendo da parte il bene comune. E non possiamo accettarlo. Ecco perché è stato introdotto il limite dei due mandati: per dare al parlamentare la piena libertà di poter agire per il solo bene comune e la consapevolezza che il proprio lavoro, il proprio impegno, la propria dedizione non serve a portare voti, ma soluzioni ai problemi dei cittadini e del Paese".

"Il limite al mandato elettorale era stato dunque pensato principalmente per parlamentari e consiglieri regionali. Ma con il tempo ci si è resi conto di quanto fosse difficile paragonare l'attività politica che si svolge in Parlamento e nei consigli regionali, a quella che si realizza in un consiglio comunale: qui il professionismo della politica è quasi inesistente e senza un puro, sincero, spirito di servizio, è difficile andare avanti", sottolinea ancora Crimi.

"A fronte di tali riflessioni, è arrivato il momento di interrogarci sul mandato da consigliere comunale, sul suo valore e sulle sue prospettive. Abbiamo già approvato a larga maggioranza il concetto di 'mandato zero' che ha però mostrato, nella sua concreta applicazione, delle criticità dovute alla complessità", rimarca il leader pentastellato, che puntualizza: "Voglio essere chiaro: un eventuale cambiamento non è da intendersi come una deroga o passo indietro sui nostri principi (per noi la politica sarà sempre essere al servizio dei cittadini e del Paese e non per se stessi), ma il riconoscimento di una realtà di fatto, che può aiutarci a crescere, maturare e migliorarci".

Quindi sulle alleanze Crimi spiega: "Nei prossimi mesi di settembre e ottobre, oltre che per il referendum e il rinnovo dei consigli regionali, si voterà per le elezioni amministrative. In questa tornata elettorale, il MoVimento 5 Stelle presenterà le proprie liste in 85 Comuni, già certificate. Il nostro regolamento prevede che a livello locale si possano promuovere alleanze con liste civiche, in conformità con il voto espresso dagli iscritti nel luglio 2019, che ha accolto con favore questa proposta. In alcuni Comuni sono stati avviati dei percorsi di confronto e condivisione di programmi che potrebbero far convergere in coalizione non soltanto liste civiche ma anche il Partito Democratico. In questi Comuni, in un caso il candidato sindaco potrebbe essere un candidato del Movimento 5 Stelle, mentre negli altri sarebbe un candidato civico espressione della coalizione".

"Il Comitato di Garanzia, audito in merito, ha valutato le richieste provenienti dai territori e le ha ritenute meritevoli di attenzione, sia per il complesso e articolato percorso intrapreso che per la modalità partecipata con cui è stato realizzato. Tuttavia, il Comitato ritiene necessario sottoporre questa scelta al voto degli iscritti. Pertanto gli iscritti saranno chiamati a decidere sulla proposta di autorizzare il Capo Politico, sentito il Comitato di Garanzia, a valutare la possibilità di alleanze per le elezioni amministrative oltre che con le liste civiche anche con i partiti tradizionali", annuncia Crimi.

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