Prima un post con un'immagine e una didascalia che recita: "Siamo tutti migranti!!!". Poi un discorso sul palco del suo concerto a Stoccolma. Madonna è stata una delle molte celebrità rimaste sconvolte dalla strage di Parigi che si sono strette attorno alle famiglie delle vittime esprimendo dolore e sgomento.
Ieri, nel corso della tappa svedese del suo tour, prima di cantare uno dei suoi grandi successi, 'Like a prayer', ha preso la parola per lanciare un messaggio e chiedere un minuto di silenzio in ricordo delle vittime. "E molto difficile fare questo spettacolo dopo quello che è successo ieri notte a Parigi- ha detto la cantante con le lacrime agli occhi - Mi sento straziata, ma mi sento in dovere di parlare di quella tragedia. Le orribili uccisioni, gli assassinii e le inutili fini di tante vite preziose".
Madonna ha ammesso di sentirsi "male per essere qui, ballare, divertirsi, mentre gli altri piangono per la perdita di amici e parenti", ma con aria di sfida ha detto che non poteva lasciare che i terroristi l'avessero vinta: "Vogliono toglierci la possibilità di esprimerci, ma non ho intenzione di tacere".
Quindi nel suo discorso di quasi sette minuti ha ricordato che "il mondo è pieno di persone che fanno delle atrocità al prossimo. Ma non possiamo cambiare il mondo se non cambiamo noi stessi e il modo in cui ci trattiamo a vicenda. Non è eleggendo un nuovo presidente o uccidendo più persone che cambieremo il mondo. Dobbiamo iniziare a trattare ogni essere umano con dignità e rispetto. Solo l’amore potrà cambiare il mondo", ha detto Madonna.
L'artista americana ha poi voluto rendere omaggio, non senza emozione, alle vittime degli attentati terroristici di Parigi con uno dei più grandi classici della musica francese 'La vie en rose' di Edith Piaf.
Dopo lo show, Madonna ha inviato su Instagram un messaggio ai 40.000 presenti alla Tele2 Arena. "Grazie a Stoccolma! Lo spettacolo di stasera è stato difficile, ma c'era tanto amore in questa arena che mi ha fatto sentire come se stessimo trasformando le tenebre in luce. E questo è il nostro lavoro come esseri umani! # rebelhearttour
Il post originale arriva dopo quello pubblicato venerdì in cui ha chiamato ogni persona nel mondo 'immigrato': "Siamo tutti immigrati!!! Il nostro sangue è dello stesso colore... Siamo uniti. Preghiamo per la pace! A Parigi e in tutto il mondo".
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