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Maduro: "Pronto al dialogo con Usa"

19 gennaio 2020 | 12.48
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Con un'intervista al Washington Post, la prima ad una testata americana da quasi un anno, Maduro apre al dialogo con l'amministrazione Trump: "Vantaggi per entrambi"

(Afp)
(Afp)

"Se c'è rispetto tra i governi, non importa quanto siano grandi gli Stati Uniti, se c'e' dialogo, scambio di informazioni veritiere, possiamo essere sicuri di poter formare un nuovo tipo di relazione". Così Nicolas Maduro, in un'intervista al Washington Post, la prima ad una testata americana da quasi un anno, apre al dialogo con l'amministrazione Trump che il 23 gennaio dello scorso anno ha riconosciuto come legittimo presidente del Venezuela il leader dell'opposizione Juan Guaidò, mossa seguita poi da una sessantina di Paesi.

"Una relazione di rispetto e dialogo porta ad una situazione di vantaggi per entrambi" ha continuato Maduro che rivendica di avere ancora il controllo del Venezuela nonostante il tentativo, ormai lungo un anno, dell'opposizione, sostenuta dagli alleati di Washington, di rovesciare il suo governo. Ma ora l'erede di Hugo Chavez sembra indicare che, secondo lui, sia arrivato il momento di un cambio di passo. "Una relazione basata sullo scontro porta sconfitte per entrambi", ammonisce, suggerendo che le compagnie petrolifere Usa avrebbero enormi vantaggi se Donald Trump sollevasse le sanzioni al Venezuela, Paese Opec, e premesse il bottone del 'reset' delle relazioni tra i due Paesi, sottolinea il Post.

In questi mesi, gli Stati Uniti hanno ribadito la loro opposizione a un dialogo diretto con Maduro fino a quando non accetterà di discutere le sue dimissioni. Ma il presidente, pur dichiarandosi disposto a dialogare con Guaidò, ha ribadito il no alla principale richiesta dell'opposizione: le sue dimissioni in favore di un governo di transizione per rinnovare la Corte Suprema e convocare nuove elezioni.

Nell'intervista, Maduro si difende dalle accuse di aver orchestrato nelle scorse settimane la mossa per esautorare Guaidò dalla presidenza dell'Assemblea Nazionale - carica che lo ha legittimato a dichiararsi presidente ad interim - facendo eleggere al suo posto Luis Parra, un esponente dell'opposizione accusato di essersi fatto corrompere dal governo. Guadò poi è stato rieletto presidente dell'Assemblea da 100 deputati dell'opposizione che si sono riuniti fuori dal Parlamento.

"Guaidò è responsabile di aver perso l'Assemblea Nazionale - ha affermato Maduro - lui ed i suoi errori. Non dia la colpa a me. Ora deve essere lui a rispondere agli Stati Uniti dei suoi errori".

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