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Mafia, 6 arresti a Catania per traffico di droga

27 febbraio 2020 | 08.39
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I fermati avevano disponibilità di armi anche da guerra

Mafia, 6 arresti a Catania per traffico di droga

  Alle prime ore del mattino, su delega della Procura distrettuale, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati da personale specializzato del Nucleo Cinofili, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, nei confronti di 6 soggetti indagati a vario titolo per i reati di associazione mafiosa finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e connessi reati aggravati dal metodo mafioso al fine di agevolare il clan ‘Cappello-Bonaccorsi’, dedito alla commissione di reati contro il patrimonio con la tecnica della cosiddetta ‘spaccata/esplosione’ dei bancomat/postamat, nel territorio di Catania, Siracusa ed Enna.

Le operazioni effettuate mediante attività tecniche e dinamiche anche grazie alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno permesso di fare emergere l’operatività dell’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui si è potuto definire in dettaglio la struttura, le posizioni di vertice, i ruoli dei singoli membri, nonché le dinamiche ed il sistema con cui il gruppo operava e gestiva le ‘piazze di spaccio’. 

Queste erano dislocate su tre siti di interesse: una piazza di spaccio veniva gestita a Francofonte (Sr) da Sebastiano Castiglia, mentre le altre due erano attive nella provincia di Catania, segnatamente nel quartiere ‘Pigno’ gestita da Sebastiano Miano e Alfredo Blancato e nel quartiere di Librino da Rosario Ragonese e Maurizio Girone

Le indagini hanno consentito inoltre di accertare che i proventi derivanti dall’attività illecita di traffico di sostanze stupefacenti, del tipo marijuana e cocaina, posta in essere dagli indagati erano finalizzati ad assicurare il mantenimento in carcere dei detenuti eda favorire gli interessi del clan Cappello- Bonaccorsi. 

I promotori ed organizzatori del sodalizio criminale inoltre detenevano e avevano la disponibilità di armi anche da guerra

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