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Mafia Capitale: gasolio per Marina Militare su nave fantasma, arrestati ufficiali

15 dicembre 2014 | 10.46
LETTURA: 4 minuti

La 'Victory I', naufragata nel 2013, veniva fatta figurare come destinataria di rifornimenti di carburante grazie alla complicità di appartenenti alla Marina Militare. Tre delle ordinanze di custodia cautelare hanno colpito ufficiali e sottufficiali / Video. La Marina Militare si costituirà parte civile. Viminale: nominata Commissione per accesso agli atti

La 'Victory 1' come appare nel video della Guardia di Finanza sull'operazione
La 'Victory 1' come appare nel video della Guardia di Finanza sull'operazione

Operazione del comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma scattata alla luce di alcuni elementi emersi nei confronti di Massimo Perazza, detto 'Massimo il romanista', nell’ambito dell’operazione 'Mondo di mezzo' svolta con il Ros dei Carabinieri. In tutto sono sei le ordinanze di custodia cautelare in carcere disposte dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, di cui tre nei confronti di ufficiali e sottufficiali della Marina Militare. Dalle indagini sono emersi contatti tra Perazza e Roberto Lacopo, anche nel distributore di corso Francia riconducibile a Massimo Carminati.

L'operazione di oggi, denominata Ghost ship, effettuata dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha consentito di scoprire un’associazione criminale specializzata nelle frodi nelle pubbliche forniture, che aveva organizzato, solo cartolarmente però, la consegna di milioni di litri di prodotto petrolifero presso il deposito della Marina Militare di Augusta (Siracusa) in Sicilia.

Lo stratagemma utilizzato, grazie anche alla complicità di appartenenti alla stessa Marina Militare, consisteva nell’attestare falsamente il rifornimento dei citati depositi per mezzo della nave cisterna denominata 'Victory I'. Le indagini delle fiamme gialle hanno permesso di accertare come in realtà la stessa nave fosse naufragata nel settembre 2013 nell’Oceano Atlantico, tanto che alcuni componenti dell’equipaggio risultano ancora oggi formalmente dispersi.

Grazie ai fittizi trasporti della fantomatica Victory I, mai attraccata nel porto di Augusta, è stata attestata falsamente la fornitura di oltre 11 milioni di litri di gasolio navale, del valore complessivo di oltre 7 milioni di euro, pari al danno subito per le casse dell’Erario.

''In merito alla vicenda definita 'Ghost Ship', la Marina Militare intende costituirsi parte civile contro questi pochi individui i quali, se confermate le accuse, con il loro operato danneggiano l'immagine e il prestigio di tutto il personale della Forza Armata che compie quotidianamente il proprio dovere, anche a rischio della vita, con onore ed abnegazione al servizio della Nazione''. E' quanto si legge in una nota della Marina Militare. ''Come sempre - conclude la nota - la Marina Militare è, e sarà, al fianco della magistratura e delle forze dell'ordine per sradicare la corruzione ovunque essa si annidi''.

''Il ministero della Difesa conferma la massima fiducia e collaborazione nei confronti della magistratura nella lotta alla corruzione in ogni ambito, ovunque essa si annidi, e questo anche a tutela e a salvaguardia di tutti i militari che servono il Paese, in Patria e all'estero'' sottolinea in una nota il ministero guidato da Roberta Pinotti. ''La Difesa - prosegue la nota - sarà inflessibile contro i pochi indegni che si sono macchiati di comportamenti che sono da condannare se posti in essere da qualsiasi cittadino ma soprattutto da chi ha scelto la professione e la condizione militare e per essa ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica".

Intanto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha comunicato che il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ha nominato la Commissione d’indagine incaricata dell’attività di accesso e accertamento presso il Comune di Roma Capitale, ai sensi dell’art. 143 TUEL, composta dal prefetto Marilisa Magno, dal viceprefetto Enza Caporale e da Massimiliano Bardani, dirigente di II fascia del Ministero dell’Economia e delle Finanze. E' quanto si legge in una nota del Viminale. Entro tre mesi dalla data di accesso, rinnovabili una sola volta per ulteriori tre mesi - informa ancora il Viminale - la Commissione dovrà portare a termine gli accertamenti e rassegnare al Prefetto le proprie conclusioni.

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