Beni per oltre 14 mln di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Palermo, che ha eseguito un provvedimento della sezione Misure prevenzione del Tribunale di Palermo. Sotto sigillo due imprese edili in provincia di Palermo, quote sociali, appartamenti, terreni, box, magazzini commerciali e disponibilità finanziarie. Sono due le persone interessate dai provvedimenti di sequestro.
Il primo, un quarantasettenne originario di Altofonte (Palermo) tratto in arresto nel dicembre del 2010 in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Palermo, con l'accusa di essere un favoreggiatore di Domenico Raccuglia, esponente di vertice della famiglia mafiosa di Altofonte. Per questa accusa, nel 2012, lo stesso è stato assolto dalla Corte d'appello di Palermo, dopo che in primo grado gli erano stati inflitti nove anni.
"Tuttavia, sulla base di ulteriori risultanze investigative che hanno evidenziato forti discordanze tra il patrimonio posseduto dal nucleo familiare del soggetto e le fonti di reddito dichiarate - spiegano gli inquirenti - il Tribunale di Palermo ha ora disposto, ai sensi della normativa antimafia di prevenzione, il sequestro dell'intero capitale sociale e del complesso di beni di una società operante nel settore edile, del valore complessivo di oltre 4,4 milioni di euro, ritenuta a lui riconducibile sebbene intestata a terzi soggetti".