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Mafia, Messina (Dac): "Regolamento Ue su confische nuova frontiera per contrasto a crimine"

13 gennaio 2021 | 18.26
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Direttore Centrale Anticrimine della Polizia: "Ora sarà più facile colpire i patrimoni delle organizzazioni criminali"

(Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia)
(Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia)

"La nuova normativa ci consente di colpire beni delocalizzati all'estero dalle organizzazioni criminali, soprattutto mafiose. Condotte illegali che portano alla creazione di fondi illeciti che consentono il moltiplicarsi delle loro attività. Un'opportunità in più che avremo per combattere la criminalità e il loro espandersi all'estero". Francesco Messina, Direttore centrale Anticrimine (Dac) della Polizia di Stato, commenta con soddisfazione all'Adnkronos l'operatività del regolamento Ue 2018/180 sul riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e confisca dei beni mafiosi all'estero.

"L’esigenza di contrastare con misure più efficaci la proiezione internazionale di fenomeni criminali 'lucrogenetici' ha determinato un rafforzamento, in ambito europeo, degli strumenti di cooperazione tra gli Stati. Una prospettiva penale davvero importante che ci riguarda. Con questo provvedimento -spiega- possiamo infatti agire direttamente nel Paese in cui vengono individuati i beni e attraverso la compilazione di appositi questionari negli uffici preposti, riusciamo ad attingere direttamente e accedere ai beni. Una munizione in più che abbiamo per combattere le organizzazioni criminali e le loro risorse"

"Posso affermare che si tratta di una nuova frontiera - spiega ancora il direttore della Dac - delle nostre attività, un doppio binario su cui lavoreremo. Perché non bastano solo le misure privative, gli arresti, bisogna colpire i patrimoni enormi di cui queste organizzazioni dispongono. Ora sarà tutto più facile, ci sarà meno burocrazia. Veramente una grande conquista", conclude.

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