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Mafia, operazione Dia Catania: 27 ordinanze custodia cautelare in Italia e Germania

18 febbraio 2014 | 15.09
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Mafia, operazione Dia Catania: 27 ordinanze custodia cautelare in Italia e Germania

Centinaia di agenti della Direzione Investigativa Antimafia, in collaborazione con il collaterale organismo tedesco B.K.A. (Bundeskriminalamt), nelle province di Catania, Siracusa, Milano, Torino e in Germania stanno procedendo all'esecuzione di ordinanze di custodia cautelare a carico di 27 persone a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, traffico di stupefacenti, porto illegale di armi da fuoco, intestazione fittizia di beni e truffa aggravata peril conseguimento di erogazioni pubbliche. L'operazione e' denominata 'Prato Verde'

Le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore Pasquale Pacifico della Dda di Catania guidata dal Procuratore Giovanni Salvi, hanno consentito di smantellare il gruppo mafioso operante nella piana di Catania e nei quartieri Pigno e Librino della città etnea e riconducibile al noto boss Orazio Privitera, esponente di spicco del clan Cappello.

L'operazione della Dia di Catania, condotta in collaborazione con i Centri Operativi Dia di Milano e Torino ed il collaterale organismo tedesco Bka, ha smantellato un'organizzazione mafiosa che aveva come reggente la moglie del boss Orazio Privitera, attualmente detenuto in regime di 41 bis. Il gruppo, capeggiato da Agata Balsamo, e' quello dei 'Carateddi', affiliato al piu' noto clan dei 'Cappello'.

La donna aveva ereditato la reggenza del clan dall'arresto del marito e l'esercitava impartendo ordini, mantenendo i collegamenti fra il marito ed i singoli associati, imponendo il pagamento di somme a titolo estorsivo nonché sostenendo le spese legali per gli associati attraverso una cassa comune alimentata con i proventi delle estorsioni, dell'imposizione delle ''guardianie'' nei terreni e dello sfruttamento di terreni agricoli da cui sono stati tratti enormi vantaggi economici frutto del fraudolento accaparramento di erogazioni pubbliche a fondo perduto da parte dell'Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) per oltre un milione e mezzo di euro.

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