"Tra la strage di Capaci e quella di via D'Amelio, Giovanni Brusca si incontrò con Giuseppe Graviano diverse volte a casa mia. Inoltre, una volta venne Antonino Gioè a prendersi dei telecomandi. Mi disse che gli aveva detto Brusca di venire". Lo ha detto il pentito di mafia Santino Di Matteo, padre del piccolo Giuseppe, sequestrato e poi ucciso e sciolto nell'acido, proseguendo la sua deposizione al processo per la trattativa tra Stato e mafia.