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Mafia: Pentito Galliano, Dell'Utri era intermediario tra Berlusconi e Cosa nostra

10 luglio 2014 | 14.47
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"Marcello Dell’Utri era l'intermediario tra Berlusconi e la mafia". Lo ha detto il pentito di mafia Antonino Galliano, deponendo in videoconferenza al processo per la trattativa tra Stato e mafia. "Dell'Utri dava dei soldi di Berlusconi che venivano ritirati da Antonino Cina’ (Boss mafioso ndr) che poi li portava a Palermo. Mio zio Raffaele Ganci poi faceva avere questi soldi a Toto' Riina. Accadeva negli anni Ottanta". "Poi ci fu la guerra di mafia e Berlusconi non volle piu’ dare soldi - prosegue Galliano - Ci fu un periodo di stasi. Ganci mi raccontava che per fare tornare a pagare Berlusconi ci fu l’interessamento di Riina che tramite i catanesi fecero mettere una bomba per sollecitare Berlusconi a ricercare aiuto in Dell’Utri e cosi’ e’ successo". Poi il collaboratore di giustizia, parlando di Vittorio Mangano, lo 'stalliere di Arcore', ha aggiunto: "Vittorio Mangano venne mandato a Milano perche' Berlusconi aveva paura e chiedeva una copertura".

"Nel 1994 Salvatore Cucuzza (oggi prentito ndr) chiese a me e Franco Spina se eravamo d’accordo che Vittorio Mangano andasse a trovare Dell’Utri per aiutare i detenuti, soprattutto per tentare di levare il 41 bis - racconta ancora il pentito tra molti 'non ricordo' - Del colloquio con Cucuzza non ricordo molto perche' sono passati 20 anni. Ricordo che si diceva di avvicinare Dell’Utri per motivi inerenti ai carcerati. Gia’ c’era un nuovo governo in carica, Forza italia era al governo. Pensavamo di sfruttare Mangano e la sua amicizia con Dell’Utri, ma i particolari non li ricordo dopo vent’anni".

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