Nelle intercettazioni delle conversazioni in carcere con un detenuto, il boss Toto' Riina parla della strage di via D'Amelio in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino e spiega che il telecomando della carica era stato sistemato nel citofono del palazzo dove abitava la madre del procuratore. Lo rivela 'Repubblica.it' spiegando che "Borsellino, citofonando alla madre, avrebbe azionato la bomba piazzata dentro la Fiat 126, la bomba che non lasciò scampo al magistrato e ai cinque poliziotti della scorta".