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Cybersecurity: a Natale hacker più buoni, crollano attacchi in Italia

22 gennaio 2017 | 13.38
LETTURA: 4 minuti

(foto Fotogramma)
(foto Fotogramma)

Sarà stata l'aria di Natale e delle feste, che rende tutti più buoni, e così in Italia, a dicembre, gli attacchi informatici sono scesi drasticamente. Tanto drasticamente da farci posizionare 48esimi nella classifica mondiale dei Paesi più colpiti, perdendo ben 19 posizioni rispetto al mese precedente. Non solo: dicembre è stato il mese fortunato anche per quanto riguarda il numero di computer infettati dal ransomware Locky, il temibile malware che cripta di dati e chiede il riscatto per poterli riavere indietro sani e salvi.

Questa fotografia, scattata dal Threat Index mensile di Check Point Technologies, conferma un ulteriore lato positivo: i cybercriminali hanno sotterrato l'ascia di guerra dei ransomware e si sono dedicati a minacce più tradizionali, come Conficker, ormai sempre in vetta alle classifiche, ma anche Nemucod e Zeus, due malware classici e meno pericolosi.

Andando a vedere le percentuali, a dicembre Locky ha incassato un crollo dell'81% della media di attacchi settimanali rispetto a quelli di ottobre e novembre. Una diminuzione talmente elevata da far uscire i ransomware dalla top dieci delle minacce più diffuse. Un fatto, questo, che non capitava da giugno dello scorso anno.

Tendenza però già registrata in passato, a gennaio possibile aumento

Più in generale, a dicembre Check Point ha registrato una diminuzione dell'8% degli attacchi di malware conosciuti contro le organizzazioni, e questo potrebbe essere collegato alle vacanze di Natale. Una tendenza simile era stata osservata anche a dicembre dell’anno precedente, con una diminuzione del 9% di attacchi rispetto ai mesi precedenti, e con un riassestamento delle cifre a gennaio.

A livello mondiale, la variante più diffusa è rimasta Conficker, responsabile del 10% di tutti gli attacchi conosciuti in questo periodo. Seguono Nemucod, al secondo posto, con il 5% degli attacchi, e Slammer, con il 4% degli attacchi riconosciuti. Le 10 varianti di malware più diffuse hanno causato complessivamente il 42% di tutti gli attacchi riconosciuti.

"La netta diminuzione degli attacchi di Locky a dicembre si inserisce in un quadro più ampio, che ha registrato un calo di attacchi malware dell’8% circa rispetto ai mesi precedenti. Le organizzazioni non dovrebbero nutrire illusioni. Non è un buon motivo per dormire sugli allori", commenta Nathan Shuchami, responsabile del Threat Prevention di Check Point.

"Il motivo più logico, probabilmente -aggiunge- è che anche gli hacker si sono riposati durante le vacanze di Natale e, forse, avranno fatto acquisti con i frutti del loro lavoro. I ransomware restano comunque una minaccia che le aziende dovranno prendere sul serio nel 2017", conclude Shuchami con un avvertimento che non lascia spazio a un futuro troppo roseo per l'anno appena iniziato.

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