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La cucina si progetta con la realtà virtuale

17 aprile 2018 | 15.43
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Il ceo di RiFRA Matteo Rivolta
Il ceo di RiFRA Matteo Rivolta

Cosa succede se la realtà virtuale viene applicata all'arredamento di design? La risposta l'ha data l'italiana RiFRA, che ha creato una piattaforma in grado di rompere le barriere fisiche e permettere di progettare a distanza al 100% una cucina. Una volta terminato il lavoro, che può essere richiesto anche on line e che viene seguito passo per passo da un architetto, si riceverà a casa un box che contiene un visore per la realtà virtuale. Inserito al suo interno lo smartphone e utilizzando l'app dedicata, si potrà passeggiare per la nuova cucina, vedendo così il risultato finale esattamente nel posto nel quale dovrà stare.

L'idea, spiega all'Adnkronos l'amministratore delegato di RiFRA Matteo Rivolta, "nasce dall’esigenza di abbattere le barriere fisiche tra il marchio che produce e il cliente finale" dando la possibilità di fare vivere a un cliente online, la stessa esperienza di un cliente che visita uno store. E così "dopo diversi step, siamo arrivati a questa soluzione che coniuga sia l’effetto emozionale di vedere con la realtà virtuale una cucina a casa propria prima di procedere con l’acquisto della stessa, sia la facilità di uso del sistema da parte del cliente".

Barriere abbattute non solo tra chi entra in negozio e chi rimane comodamente seduto sul divano di casa, ma anche tra diverse fasce di età e di utilizzatore. Perché, sostiene Rivolta, "l’utilizzo della piattaforma è stato pensato per tutti perché ormai tutti hanno uno smartphone. Da dati in nostro possesso, elaborati da analisi relativi alle campagne di marketing che stiamo effettuando sui principali social network, una delle fasce di età più attiva e responsiva è quella delle persone tra i 50 ed i 60 anni".

"A mio avviso - spiega quindi l'ad - non esiste affatto un 'digital divide', lo smartphone è l’oggetto più importante del nostro quotidiano, indipendentemente dall’età. E' sempre connesso alla rete ed è facile da usare. E' compito nostro rendere facile l’uso di questa tecnologia che deve poter essere usata da chiunque sia interessato ad una nuova cucina", aggiunge Rivolta.

Quanto al risultato finale, racconta infine Rivolta, "a oggi la piattaforma è stata testata su una coppia italiana e su alcuni clienti americani. Ero presente nel momento in cui i clienti hanno indossato il visore e ho percepito una emozione e un effetto 'wow' importante. E' una tecnologia che scalda il cuore delle persone e punta sull’emozione e il coinvolgimento emotivo del cliente", conclude l'ad.

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