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Il robot Coman+ dell'Iit protagonista nel video di Alex Braga

17 giugno 2020 | 16.15
LETTURA: 3 minuti

Il robot Coman+ dell'Iit protagonista nel video di Alex Braga

Il nuovo robot umanoide Coman+ dell'Iit-Istituto Italiano di Tecnologia è protagonista nell'ultimo video 'Spleen Machine' del musicista e artista concettuale italiano Alex Braga, distribuito dall'etichetta discografica berlinese !K7. Il robot è alto 1,7 metri e pesa 70 kg ed è stato progettato e realizzato da Iit nell'ambito del progetto Cogimon finanziato dall'Unione Europea.

Il video dell’artista racconta, con un linguaggio simbolico, una società futura dove esseri umani e macchine intelligenti vivono insieme, condividendo sentimenti e spiritualità. Il robot mostra dei comportamenti umani, quali la ricerca di conforto, rappresentando l'idea di "umanesimo digitale" di Braga.

La collaborazione tra i ricercatori di Iit e Alex Braga è iniziata a febbraio, quando il video è stato girato all'interno del laboratorio di robotica di Iit a Genova. L'umanoide è stato scelto dall'artista per esporre e trasmettere la sua idea di "umanesimo digitale", ovvero la ricerca dell'equilibrio tra uomo e macchina, tale per cui nel futuro ci sarà un’interazione perfetta tra il lavoro delle persone e quello delle macchine, in modo sostenibile. Questa idea di condivisione di uno scenario comune tra umani e robot, si ritrova tra gli obiettivi principali del progetto europeo Cogimon volto a un cambiamento graduale nell'interazione uomo-robot attraverso l'introduzione di nuove capacità fisiche nei robot, in modo da creare team di lavoro composti da umani e robot umanoidi.

Coman+ è l'ultimo robot umanoide realizzato dal team di Nikolaos Tsagarakis, preceduto dal piccolo robot umanoide Coman realizzato nel 2012 e dal robot Walk-Man, dalle dimensioni adulte, che ha partecipato al Darpa Robotics Challenge di Los Angeles nel 2015. Lo scorso anno il team ha presentato il robot quadrupede Centauro. Nella realizzazione del robot i ricercatori si sono concentrati sull'ottimizzazione del design, affinché si ottenesse un robot umanoide che non solo rispecchiasse le dimensioni di un adulto ma allo stesso tempo dimostrasse le stesse capacità e prestazioni fisiche.

Coman+ è in grado di svolgere attività di manipolazione e interazione utili a collaborare con l’essere umano. In particolare, le sue braccia sono in grado di sostenere e manipolare un peso di 10-12 Kg per periodi prolungati. Nello stesso tempo, grazie ad un avanzato sistema di controllo dell’intero corpo, il robot può eseguire azioni più o meno delicate, a seconda della necessità: decise e potenti in presenza di pesi od ostacoli nell'ambiente, agili e delicate se è prevista la collaborazione con un partner umano. Il robot, infatti, può regolare l’elasticità e la cedevolezza del suo corpo. E' poi più leggero rispetto ai predecessori, grazie all'uso di materiali come alluminio, magnesio e leghe di titanio, nonché componenti in plastica fabbricati utilizzando la prototipazione rapida.

Il robot è munito di tecnologie che gli permettono di percepire e rilevare l’ambiente circostante. All’altezza della testa sono presenti un sensore Lidar e una videocamera a colori che gli forniscono le immagini dell'ambiente di fronte ad esso. Inoltre, nei giunti il robot incorpora sensori ad alta fedeltà per il rilevamento della coppia e monitoraggio dello stato termico, mentre sul bacino sono presenti un'unità di misurazione inerziale e nei piedi sensori di coppia di forza , i quali vengono utilizzati per regolare la locomozione e il bilanciamento del robot.

Infine, il robot dell'Iit è munito di un sistema di gestione dell'alimentazione e di accumulo dell'energia basato su una batteria di tipo Li-Po da 0,9 kWh ad alta densità di potenza, che consente un funzionamento ininterrotto per circa 1,5 ore.

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