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Lusso: Bain, mercato in crescita del 2-4% nel 2015

21 maggio 2015 | 18.11
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Il mercato globale del lusso dovrebbe crescere nell'ordine del 2-4% nel 2015. Lo prevede uno studio di Bain & Company, presentato da Claudia D'Arpizio in occasione dell'update del 'Worldwide Luxury Markets Monitor', organizzato in collaborazione con Fondazione Altagamma a Milano.

Lusso: Bain, mercato in crescita del 2-4% nel 2015

Il mercato globale del lusso dovrebbe crescere nell'ordine del 2-4% nel 2015. Lo prevede uno studio di Bain & Company, presentato da Claudia D'Arpizio in occasione dell'update del 'Worldwide Luxury Markets Monitor', organizzato in collaborazione con Fondazione Altagamma a Milano. Si tratta di un settore che nel 2014 ha raggiunto i 224 miliardi di euro, in crescita del 3% sul 2014 (+4% a tassi di cambio costanti). La traiettoria positiva prosegue nel primo trimestre dell'anno in corso, grazie soprattutto all'euro debole che supporta la crescita nominale del mercato del 12-13%, rispetto a una crescita reale del 2-3%.

Sono le fluttuazioni dei tassi di cambio del primo trimestre del 2015 che determinano un impatto sui flussi turistici: l'Europa occidentale è supportata dal turismo asiatico che beneficia dell'euro debole, mentre continua a soffrire l'Europa dell'Est. Complessivamente è attesa una crescita tra l'1 e il 3%. Negli Stati Uniti, per il 2015 è prevista una crescita tra l'1 e il 3% in termini reali con un rallentamento rispetto al 2014 a causa dell'impatto negativo del dollaro forte sul consumo turistico, solo parzialmente bilanciato dal consumo locale. Il Giappone mantiene il primato per crescita reale (5-7% nel 2015) sostenuto dalla forte crescita della spesa cinese, che rappresenta il 20% delle vendite. Il consumo locale invece ha subito un rallentamento a causa del calo della consumer confidence, impattata negativamente dall'aumento dell'Iva nel 2014.

In Asia si assiste a un andamento molto eterogeneo in un trend stagnante (-1/+1% a cambi costanti), influenzato dai flussi turistici cinesi all'interno della regione. In particolare Hong Kong e Macau sono stati penalizzati dal calo di traffico e consumo cinese, che invece ha portato beneficio a Taiwan e soprattutto alla Corea del Sud; Mailand China è ancora alle prese con proiezioni negative (-2/4% a tassi di cambio costanti) influenzate dalle politiche di controllo della spesa in beni di lusso e una crescente consapevolezza delle dinamiche di pricing che favorisce gli acquisti esteri e quelli nel canale outlet.

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