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Sull'altare come a Coachella, le spose preferiscono merletti e nude look

28 aprile 2016 | 15.01
LETTURA: 6 minuti

La passerella di Alberta Ferretti per la spring summer 2015 (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
La passerella di Alberta Ferretti per la spring summer 2015 (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Lungo ma senza strascico, il bianco è assolutamente out. Ma quale velo poi? Meglio la veletta. Dimenticate tubini, nuvole di tulle e costruzioni scenografiche. Le tendenze sposa quest'anno parlano chiaro: effetto gitano, trasparenze nude look e lo spezzato saranno protagonisti assoluti della stagione per le brides to be, con un occhio attento al look ispirato alle atmosfere gipsy del festival di Coachella, come spiega all'Adnkronos Livia Dell'Orefice, wedding designer e proprietaria dell'atelier romano 'Il giardino fiorito delle spose'.

"Le tendenze quest'anno guardano ad abiti con merletti, molto scivolati, effetto gipsy e ispirati al festival di Coachella - racconta - ma va molto anche lo stile hipster, sulle onde di New Orleans e dei concerti jazz. Parliamo di abiti molto particolari, lui con un abito a scacchi, lei con il velo della nonna, uno stile che a che fare con la tradizione campagnola ma sempre votata allo chic".

Abiti leggeri quindi, e non strutturati o pesanti, del resto oggi "la sposa non vuole più strutture che la ingolfino" come ricorda la wedding designer, ma abiti morbidi e comodi "dove pizzo, chiffon e georgette la fanno da padrone. Tutte sete che hanno a che fare con la trasparenza e la leggerezza". Come gli abiti tratteggiati da Alberta Ferretti per la sua Bridal Forever 2016, una collezione con ricami, tulle e pizzi romantici, un mood già anticipato sulle passerelle dalla stilista per la sua spring summer 2015.

#Albertaferretti wedding dress from the Forever 2015 collection #bride #love #wedding #weddingdress

Una foto pubblicata da albertaferretti (@albertaferretti) in data:

Se pensate di sposarvi in bianco però, meglio pensarci due volte e abbandonare il classico non colore per nuance più 'calde' : "Il bianco è out - spiega Dell'Orefice - oggi si torna sui toni caramello, avorio leggero o rosa speziato o al massimo sfumature beige e nocciola". Chi preferisce osare di più può anche abbandonare il tradizionale abito lungo e puntare sul due pezzi: "Quello che va molto è un bustier particolare, semi trasparente, che lascia l'ombelico quasi a vista e una gonna molto morbida sotto - spiega - l'idea è comunque mirata alla comodità assoluta". E se è vero che il velo sta perdendo terreno e la cappa guadagna punti già dallo scorso anno, il twist in più è puntare su accessori vintage come la cuffietta con i fiorellini di pizzo o la veletta, riportata in auge dalle future spose.

"La veletta sta avendo momenti di grande rispolvero – afferma la wedding designer – ma si usano molto anche spille vintage di famiglia da appuntare nei capelli. Quanto al velo, se è vero che non viene più scelto dalle giovanissime, le spose entrano in chiesa sempre più spesso con le spalle coperte da giacche o giacchini, come parte integrante dell'abito stesso, che poi si tolgono".

Se per il grande giorno la sposa non vuole rinunciare al corto può farlo e rompere la tradizione con un abito effetto balloon che arriva a tre quarti della gamba, anche se tra le soluzioni più gettonate per giurarsi amore eterno resistono le finte trasparenze in tulle, sorta di tatuaggio trompe l'oeil sulla pelle.

"Si tratta di un tulle rivestito con pizzo e fodera nude in alcuni punti del corpo come sulla schiena o sulle braccia - spiega la wedding designer - vista da lontano la sposa sembra nuda in alcuni punti. In questi casi però va abbinato un velo con pizzo molto alto per l'ingresso in chiesa".

Quanto ai budget, mentre molti brand, come l'inglese Asos o il francese Kiabi, puntano sul low cost per far gola alle clienti meno abbienti, il Made in Italy in fatto di artigianalità e savoir faire non conosce rivali: "Ci sono ditte belle e appetibili per quanto riguarda il prezzo, è vero - sostiene Dell'Orefice - però poi l'abito quando lo indossi è un disastro, tra spille, aghi e fili. La lavorazione Made in Italy è ancora artigianale, ha una marcia in più. L'orlo ad esempio è battuto a mano e ripassato a macchina, la cerniera lampo è messa bene, sembrano sciocchezze ma sono cose fondamentali nel giorno del sì".

Lato calzature, infine, meglio sfatare il luogo comune che vede le brides to be in sneakers e ballerine "semmai si indossano dopo - conclude la wedding designer - ma nessuna sposa entra in chiesa con una scarpa così bassa. Soprattutto in Italia, dove il matrimonio rimane abbastanza tradizionale da questo punto di vista". Se siete ancora indecise sull'outfit da sfoggiare per giurarvi amore eterno, meglio non perdere le ultime tendenze dalla Barcelona Bridal Week (in calendario fino al 1 maggio) e poi dal 20 al 23 maggio Sì Sposaitalia Collezioni a Milano.

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