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Caprai lascia Cruciani e riparte dalla seta con Semiramide

23 maggio 2016 | 16.09
LETTURA: 4 minuti

Prima collezione limited, Semiramide
Prima collezione limited, Semiramide

Chiuso il capitolo di Cruciani, Luca Caprai si lancia in una nuova avventura. Quella di Semiramide. Il fondatore della maison del cashmere e del marchio Cruciani C, al secolo i braccialetti in macramè, "dopo un anno sabbatico" riparte 'da zero' con nuovi progetti. Lo annuncia all'Adnkronos spiegando di essere "uscito dall'azienda di famiglia per vari motivi, non ultimo quello di salute e ho ricominciato a fare alcuni progetti in Iran, in Medio Oriente, non in conflitto né in concorrenza con la Cruciani che fu da me fondata e che continuo ad amare, in settori per me inesplorati come quello dell'oro, dell'orologeria e dei foulard in seta.

Semiramide dunque è il nuovo brand, un nome è stato scelto in omaggio alla regina moglie del re Nino, fondatore eponimo di Ninive, che costruì i giardini pensili di Babilonia. "Si narra che lei andasse tutti i giorni a raccogliere rose fresche dal suo giardino. quindi ho fatto questo marchio in suo onore, con una rosa, e da lì sono nati dei foulard realizzati sia in collaborazione con artisti, sia più classici e tradizionali che saranno venduti solo in Medio Oriente e in particolare in Iran, in alcuni paesi dell'estremo oriente con cui ho rapporti particolarmente belli. Sia in Arabia Saudita, sia in Iran, a Teheran, ho iniziato a lavorare presto e ora in maniera intensiva".

Dell'Iran, Caprai evidenzia che "si raccontano sempre tante favole. Quando tocchi con mano la realtà, nulla è facile. Adesso si dice che l'Iran sia il nuovo mercato e sembra che sia diventata un'ancora di salvataggio come negli ultimi dici anni di crisi sicuramente lo sono stati prima la Russia e poi la Cina. L'Iran è un mercato ancora estremamente complicato, ma offre delle opportunità straordinarie. Certo, devi capire le usanze perché ogni mercato ha le sue differenze. Se capisci questo il mondo è tutto uguale.

In Semiramide "tutto resta italiano. I f oulard vengono realizzati a Como e, coerentemente con quello che ho imparato in 33 anni di lavoro, produco il meglio". Ma non è tutto "ho fondato un'azienda di Istanbul che fa trading nell'oro: Aurifera. Con il mio socio in loco ci siamo resi conto che i consumatori sono a caccia di cose speciali. Quindi produciamo i lingotti, che tutto il mondo produce uguali, con qualcosa di particolare, dunque oro da investimento ma con quel più di fascino che il prodotto deve avere". Terzo progetto, la distribuzione di orologi di fascia altissima. "Il mio primo orologio di lusso - racconta Caprai - lo comperai vendendo 600 Swatch di cui alcuni molto pregiati e li diedi in cambio a un gioielliere per un Rolex Swan, premio per una regata. Fu il mio primo orologio, che tutt'ora ho, ma comperato da mercante, con un cambio merce". Insomma "mi sono messo a fare cose che potenzialmente mi richiedono meno tempo, mentre la moda richiede tante piccolissime azioni, tante piccolissime trattative e viaggi che oggi mi posso permettere meno. Invece posso contare su tantissimi rapporti che mi sono creato e sulla credibilità che ho conquistato negli anni".Dei braccialetti Cruciani C, anche se sono "un capitolo chiuso" resta un "ricordo di grande amore". Mentre l'eredità che Caprai porta nella nuova avventura è il rispetto per il prezzo giusto. La differenza è che si tratterà, in questo caso, di un prodotto altissimo di gamma. "Il meglio del meglio - assicura l'imprenditore - ma ho imparato dall'esperienza del braccialetto che il prezzo deve essere coerente", ragion per cui costerà sotto 200 euro contro un prezzo di mercato che parte da 300".

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