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L'intervista

"La moda era il mio destino", i 40 anni di Lavinia Biagiotti

12 ottobre 2018 | 16.51
LETTURA: 7 minuti

Lavinia Biagiotti
Lavinia Biagiotti

Lavinia Biagiotti parla ed è un fiume in piena. E' appena uscita dal consiglio di amministrazione, e oggi per lei è un giorno speciale. La stilista e imprenditrice compie 40 anni. "Sono nata il 12 ottobre 1978, il giorno in cui è nata mia nonna Delia, la donna che ha fondato l'azienda - racconta all'Adnkronos -. Mamma voleva che nascessi a Roma, città in cui sono nate lei e mia nonna". Il giorno in cui è nata è stata l'unica volta in cui la madre Laura è mancata a una sfilata. "Mi raccontava sempre questa scenetta - spiega - mamma che dice a nonna: 'Non ho fatto in tempo a farti il regalo per il tuo compleanno' e lei che le risponde: il regalo più bello è Lavinia".

Roma non è solo la città che le ha dato i natali, ma anche quella alla quale è stato dedicato il profumo di maggior successo della maison che porta il nome della città eterna e che quest'anno compie 30 anni. "E' come se si chiudesse un cerchio - spiega Lavinia -. Il mio destino nella moda c'era sin dal primo momento". Lavinia è la terza generazione dell’azienda di famiglia, fondata nel 1965 da Delia Biagiotti. Terminati gli studi classici e dopo la prematura scomparsa del padre Gianni Cigna, a 18 anni, è entrata nel gruppo. Figlia unica della coppia, è presidente e CEO di Biagiotti Group.

Non ama fare bilanci, Lavinia, "quelli li faccio solo in azienda", scherza al telefono. Spiega però di provare "una profonda gratitudine per la mia famiglia, per la vita e per tutto quello che ho l'opportunità di fare ogni giorno". "Mi sento profondamente grata di poter portare avanti il testimone di tre generazioni e l'impresa di famiglia - dice ancora la stilista - provo grande gratitudine per tutte le persone che ho avuto il privilegio di incontrare nella mia vita, persone importanti, speciali, anche comuni che mi hanno molto arricchita".

Si sente fortunata. E soprattutto grata. "Per aver avuto una famiglia straordinaria - osserva -. C'è sempre stata presenza così forte, quotidiana dei miei genitori e della mia vita che mi ha permesso di crescere solida per affrontare tutte le prove che si sono presentate davanti". Ed è consapevole di vivere "una vita piena di opportunità fantastiche". Lavinia, che ha perso il padre Gianni quando aveva solo 17 anni, si è subito rimboccata le maniche. "Avevo fatto la maturità classica e ho deciso di affiancare mia madre. I miei genitori gestivano insieme l'azienda, lui il manager lei la creativa, era un binomio fantastico - ricorda -. Non potevo immaginare lei da sola, la mia è stata una scelta instintiva". E vincente.

Del resto, Lavinia respira moda sin dalla tenera età. "Ero nell'azienda da sempre, ho seguito i miei genitori nei backstage di tutto il mondo, anche divertendomi molto" ricorda. Nel lavoro, spiega, "cerco sempre di tessere un filo tra passato presente e futuro, credo che tutte e tre siano legate insieme. Ho sempre cerato di imparare il più possibile, ho affrontato i miei dolori, ho aiutato mia madre a 18 anni e poi ho perso lei all'improvviso a 38".

La stilista ha sempre lavorato fianco a fianco con la madre, e la sua scomparsa, nel maggio del 2017, per lei "è stato veramente un vero fulmine a ciel sereno". "Stava molto bene fino a pochi minuti prima - afferma -. Penso sempre che l'amore superi il dolore, allora mi sono subito rimboccata le maniche". E a settembre, a pochi mesi dalla morte della madre, era già in passerella. "Credo sia un bel messaggio, quello di saper guardare avanti e portare avanti le due aziende. La moda e il golf". Lavinia è tra i primi ad aver valorizzato la sinergia tra due dei più rappresentativi settori del Made in Italy, la moda e lo sport. E' presidente del Marco Simone Golf & Country Club, il percorso di 27 buche alle porte di Roma, sede ufficiale della Ryder Cup 2022 e maniero di famiglia.

Nel giorno del suo 40esimo compleanno, Lavinia dice di sentire, come tutti i giorni, "il senso di responsabilità per la nostra storia, per i nostri collaboratori ma anche per la bandiera tricolore, per il Paese". "Ho molta fiducia nel futuro, con la nostra azienda ci impegnamo ogni giorno a costruirlo in maniera sostenibile, non solo ecologicamente ma anche in termini di legami, rapporti, processi". Più in generale, "è la nostra capacità di fare bellezza a così tanti livelli che è amata, riconosciuta e comprata in tutto il mondo".

Negli anni la maison ha fatto gola a molti. E non sono mancate offerte di acquisizione. "Ne abbiamo ricevute varie, con la mamma ci siamo sempre confrontate insieme, abbiamo sempre ragionato che finché ne avevamo la forza ci sembrava giusto portare avanti il testimone completamente italiano". Di proposte, Lavinia, ne ha ricevute anche quando è scomparsa la madre, finite sempre con un rifiuto. "Mi piace essere italiana e portare avanti un patrimonio di valori italiani che sono molto forti".

"Non contesto le scelte dei colleghi, che in molti casi si sono rivelati vincenti per l'Italia stessa - sottolinea - però mi piacerebbe di più che ci fossero 2-3 poli italiani del lusso. Ecco, se potessi chiedere un regalo per il Made in Italy chiederei che si creassero dei poli del lusso". Un concetto, quello di fare sistema, che però che in Italia non è mai decollato. "C'è chi dice che non sappiamo farlo, ma non ci credo - rimarca Lavinia -. Penso che un rinnovato patto tra pubblico e privato e le banche potrebbe essere un grande rilancio per questo Paese".

Al centro di questa grande storia italiana, che Lavinia porta avanti con passione da oltre 20 anni, ci sono sempre le donne. Come l'ultima collezione presentata a Milano qualche settimana fa e ispirata a Giacomo Balla. "E' una collezione cui tengo moltissimo - spiega Lavinia - una collezione energica, che guarda molto agli impegni quotidiani delle donne. Una quotidianità ricercata fatta di sperimentazioni con molto colore, perché credo che il colore sia energia". Capi estremamenti creativi, pieni di colore e di intarsi futuristi. Ora, Lavinia sta per lanciare anche una collezione di accessori futuristi, tra cui dei cerchietti "perché penso che per avere nuove idee basti anche indossare un cerchietto che ci accende un po' il pensiero di positività e ottimismo".

Sentimenti che Lavinia, con la sua carica di energia, riesce a trasmettere anche al telefono. Oggi, per il suo compleanno non ha programmato niente di mondano. "Festeggerò qui da me, in campagna, circondata dalle persone care, dai miei collaboratori. Torno da un periodo di grandi impegni, tra sfilate, e la Ryder Cup a Parigi ma non vuol dire che organizzi qualcosa di diverso nelle prossime settimane. Oggi volevo stare qui al Marco Simone Golf & Country Club, in modo molto semplice con le persone care, immersa nella natura e nel verde".

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