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Chi è Virginie, erede di Lagerfeld da Chanel

19 febbraio 2019 | 19.24
LETTURA: 3 minuti

Karl Lagerfeld con Virginie Viard in una delle ultime sfilate di Chanel (Afp) - AFP
Karl Lagerfeld con Virginie Viard in una delle ultime sfilate di Chanel (Afp) - AFP

Per 30 anni è stata il suo alter ego. Il suo braccio destro "e sinistro", come amava ripetere lui. E sarà lei ora a prendere le redini di una delle griffe più imponenti del fashion system. Virginie Viard, attualmente a capo del Fashion Creation Studio di Chanel è l'erede di Karl Lagerfeld alla guida maison di rue Cambon. Alta, mora, capelli lunghi, occhi spesso segnati dalla matita nera. La versione femminile di Karl, dicono gli addetti ai lavori.

Ora tocca a lei. Il timone del "lavoro creativo per le collezioni", riferisce una nota della maison francese, sarà tutto nelle sue mani. Viard, del resto, è stata la "più stretta collaboratrice di Lagerfeld per oltre 30 anni". In lei, monsieur Lagerfeld poneva la più assoluta fiducia. E' stata Viard lo scorso 22 gennaio a uscire in passerella al termine della sfilata di haute couture al Grand Palais, quando per la prima volta in 36 anni Lagerfeld non si era presentato perché "molto stanco".

"Il più grande tributo che possiamo fare a Lagerfeld è continuare a seguire il percorso da lui tracciato. Per citare Karl, 'continuare ad abbracciare il presente e inventare il futuro'", ha detto il presidente del Fashion di Chanel, Bruno Pavlovsky, in una dichiarazione pubblicata sul sito web dell'azienda.

Virginie è entrata in Chanel come stagista nel 1987, lavorando su ricami haute couture. E' cresciuta al fianco di Lagerfeld e finora si è occupata della supervisione di otto collezioni l'anno. Quando Lagerfeld era vivo, Virginie era quella incaricata di 'tradurre' i suoi bozzetti in abiti. "Coordinare le squadre, mantenere i contatti con i fornitori e scegliere i tessuti. Poi, ovviamente, faccio i fitting con Karl. Non appena ho ricevuto i suoi schizzi, inizia il processo. Cerco di accontentarlo, ma mi piace anche sorprenderlo", raccontava Viard al Telegraph.

La scelta della stilista, in continuità con la visione di Lagerfeld, sembra la decisione più azzeccata per la maison. "Avendo respirato l'aria della maison e l'atmosfera Lagerfeld sarà senza dubbio immersa in questo mondo, speriamo che abbia la personalità e la grinta per imporsi nella maison - dice all'Adnkronos Renato Balestra -. Forse è la scelta migliore prendere un'allieva, una collaboratrice di Lagerfeld". E' dello stesso avviso anche Giada Curti: "Ha avuto la fortuna di averlo seguito per 30 anni in tutto il percorso della maison. Chi più di lei potrà continuare il lavoro di Karl? - spiega Curti all'Adnkronos -. Certo, un delfino non rappresenta sempre il suo maestro, lui era geniale, di quei geni che nascono una sola volta. Sarà un lavoro arduo poter competere con una figura così importante, è una bella scommessa". Una scommessa che tutti si augurano possa vincere.

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